Dichiarazione di fuoco del portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, in reazione alla brutale morte del giovane Nahel per mano di un poliziotto a Nanterre, nella periferia parigina
La Francia deve affrontare seriamente i problemi profondi del razzismo e della discriminazione all’interno delle forze dell’ordine. Lo ha detto la portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCHR). Ha così risposto alla brutale morte del giovane Nahel, ucciso da un poliziotto a Nanterre, alla periferia di Parigi.
Ha detto l’UNHCHR:
“Siamo preoccupati per l’uccisione di un ragazzo di 17 anni di origine nordafricana da parte della polizia in Francia. Segnaliamo che è stata aperta un’inchiesta sulle accuse di omicidio volontario. Ora è il momento per il paese (Francia) di affrontare seriamente le questioni profonde del razzismo e della discriminazione all’interno delle forze dell’ordine”.
Ha inoltre invitato le autorità a garantire che l’uso della forza da parte della polizia per combattere gli elementi violenti durante le manifestazioni rispetti sempre i principi di legalità. Ma anche di necessità, proporzionalità, non discriminazione, precauzione e responsabilità.
Qualsiasi accusa di uso sproporzionato della forza deve essere prontamente indagata, ha insistito il portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Una sequenza video che mostra un poliziotto che spara a bruciapelo contro il giovane Nahel, martedì mattina 27 giugmno, durante un controllo stradale ha sconvolto il Paese. Ha suscitato un’ondata di indignazione e reazioni.
La violenza è scoppiata la sera della tragedia a Nanterre e in diversi comuni della regione Ile de France. Per poi estendersi la notte successiva ad altre città della Francia.
Questo giovedì si sono verificati scontri tra giovani e polizia al termine della marcia bianca organizzata a Nanterre. Per rendere omaggio alla vittima, mentre a Marsiglia, Lille e Lione erano in corso tensioni all’inizio della serata.
Temendo nuove violenze, le autorità dell’Ile-de-France hanno deciso di fermare autobus e tram dell’Ile-de-France dalle 21 di giovedì sera. Mentre le città di Clamart e Compiègne hanno decretato il coprifuoco notturno.
Di fronte al rischio di deflagrazione della situazione, come con le rivolte nelle periferie del 2005, il ministero dell’Interno ha annunciato la mobilitazione di 40.000 poliziotti e gendarmi in tutta la Francia.