Ore 4.50 Si sveglia e chiama a sé la squadra di 28 muratori, 13 stuccatori e 7 tappezzieri che anche oggi dovranno truccarla: spera di riuscire a fare tutto prima delle nove.
Ore 9.00 Si preannuncia una giornata fitta di impegni: oggi, infatti, è il giorno in cui si decide il nome di chi sostituirà il suo Silvio alla guida del Pdl. I candidati al momento sono: Alfano, il delfino di Berlusconi (anche se deve ancora migliorare nelle capriole fuori dall’acqua); Formigoni, ideale per la sua castità (l’ultima volta che si è fatto una pippa pensava a Sofia Loren. Sofia Loren com’è adesso, naturalmente); la coppia formata da Capezzone e Cicchitto, detti anche 167-761 e 167-167; e La Russa (anche se c’è preoccupazione per le sue condizioni di salute: è da una settimana che non spara minc**ate).
Ore 10.30 Rimprovera Silvio. “Amore, t’aggia ritt che quando compri Il Giornale devi mettere le pattine, che lasci tutte le macchie di fango per terra”.
Ore 11.40 Fa le pulizie in soffitta, e spolvera il quadro che invecchia e va ai processi al posto di Silvio.
Ore 12.00 Accoglie in casa Niccolò Ghedini, al lavoro per far scagionare Berlusconi nel caso Ruby. Per salvare l’ex premier,Ghedini ipotizza di abbassare per legge l’età in cui si diventa maggiorenni a sedici anni. “Così all’epoca Ruby sarebbe stata maggiorenne”. Francesca suggerisce: “Oppure si potrebbe alzare a settantotto anni, così all’epoca dei fatti era minorenne pur’isso”.
Ore 12.05 “Sient’a mme, Ghedi’. Il problema era che le ragazze con cui Silvio andava in passato erano tutte giovanissime, giusto?”. “Ehm, sì, certo, in passato. Comunque sì, perché?”. “Ribbbalta tutto. Ammetti che andava con le escort, ma di’ che avevano tutte settant’anni. Poi vojo vedere che pozzene dicere”. “Ah, ho capito. Qualcosa del genere: ‘Pensavo che Ruby fosse la nonna di Mubarak, l’ho pagata per evitare che andasse in giro senza dentiera’”. “Bravo. E pure i regali sarebbero stati diversi. Altro che una casa all’Olgettina, meglio una casa di riposo in Brianza. Altro che una partecipazione alla Pupa e il Secchione, meglio un servizio su Medicina 33”. “Insomma, dalla nave da crociera alla nave scuola”.
Ore 13.10 Pranza con Silvio. “Pensa, amore, questi asparagi erano in offerta: li ho comprati per 1200 euro e la comproprietà di Bonera”.
Ore 13.15 “Sai amore, alla fine ho capito che attaccare i giudici non paga”. “E anche pagare i giudici, non attacca”. “Ma io lo facevo per loro. I giudici sono comunisti, e siccome comunismo significa povertà, ogni tanto ad alcuni giudici davo dei soldi. Ma così, solo per aiutarli”.
Ore 16.00 Legge gli ultimi sondaggi, che danno il Pdl in calo. “Amore, la gente non apprezza la politica del partito, avete bisogno di una politica migliore”. “No, Francesca, non abbiamo bisogno di una politica migliore. Abbiamo bisogno di giornalisti più poveri”.
Ore 17.20 Passa in banca a prelevare 3mila euro, ché domani deve andare a comprare i fagiolini.
Ore 21.40 Guarda in tv una gara di atletica insieme a Silvio. “Amore, ma anche nelle staffette per vincere bisogna pagare il testimone?”.
Ore 23.35 Conclude la serata giocando a Monopoli insieme con Silvio, Pisapia, Maroni, Scajola e Tremonti. Pisapia vuole costruire una moschea a Parco della Vittoria e Maroni lo manda in prigione. Approfittando della confusione, Silvio realizza il ponte su Vicolo Stretto. Tremonti, invece, è interessato solo alle ventimila da prendere ogni volta che si passa dal via e promette che nella prossima Finanziaria ci saranno tagli sugli imprevisti. Scajola, infine, ha tre alberghi sull’arancione, ma dice che lui non ne sa niente.
Ore 23.50 Francesca va a dormire sconsolata, ripensando con il cuore in gola a quando, tre anni fa, un certo Pierluigi di Bettola conosciuto in chat le aveva chiesto di sposarla.