Il ministro del lavoro Elsa Fornero è intervenuto alla X Conferenza nazionale forense esprimendo soddisfazione per il lavoro svolto dalle Casse previdenziali. Alberto Bagnoli, presidente della Cassa Forense ha dichiarato: «I professionisti sono dalla parte della società, chiediamo tavoli di confronto per dare il nostro contributo».
«Siamo grati al Ministro del Lavoro delle parole di apprezzamento nei confronti delle casse previdenziali private. Sono la testimonianza di aver fatto un buon lavoro». Così Alberto Bagnoli, presidente della Cassa forense, ha commentato l’intervento di Elsa Fornero nella giornata inaugurale del X Congresso Nazionale della Previdenza Forense, in corso oggi e domani a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione. Il Ministro ha espresso soddisfazione per il percorso intrapreso dalle Casse dei professionisti, un percorso che può contribuire al miglioramento della situazione generale del Paese. «Abbiamo particolarmente apprezzato il riconoscimento del Ministro sul ruolo sociale degli avvocati – ha commentato – e al loro coinvolgimento nella verifica sul campo della riforma del mercato del lavoro, che sarà avviata a breve. L’intervento del Ministro segna un cambio di registro, ha parlato alla platea della Cassa forense come si parla, di solito, alle Assemblee di Confindustria o delle grandi organizzazioni sindacali. Contesti nei quali si guarda al futuro del Paese, non allo specifico di una categoria. Lo abbiamo apprezzato perché è su questo terreno che gli avvocati vogliono e possono dare il proprio contributo».
«Per questa ragione – ha concluso il Presidente della Cassa forense – auspico che gli avvocati, ma più in generale i professionisti vengano coinvolti nei tavoli confronto del governo. Finora non è avvenuto. Non abbiamo il problema di sentirci esclusi, perché non ci sentiamo e non siamo esclusi dalla società. Siamo consapevoli di poter offrire un contributo fattivo anche a questo Governo».
Alla Conferenza è intervenuto anche il presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, Maurizio de Tilla, che ha rivolto un appello al presidente del Senato Renato Schifani e al Governo.
de Tilla, intervenendo alla X Conferenza Nazionale della Cassa Forense, ha sottolineato il successo di adesione dell’astensione di ieri e oggi della categoria e ha ricordato l’appuntamento odierno (nel pomeriggio alle 15, presso la Cassa Forense – Via E. Quirino Visconti 8 – Primo Piano) con gli Stati Generali dell’Avvocatura per discutere delle prossime iniziative: “Una partecipazione massiccia allo sciopero che dimostra la grande preoccupazione e sofferenza della categoria. Con l’abolizione delle tariffe abbiamo avuto ribassi del 60% dei compensi: oltre il 50% guadagna meno di 16mila euro. Gli avvocati, soprattutto i più giovani, sono in una situazione di grave difficoltà. In questo contesto, assistiamo alla delegificazione dell’ordinamento forense, allo stallo sull’approvazione di una riforma che, però, deve essere all’altezza delle sfide della modernità, ai continui attacchi all’autonomia della cassa previdenziale, all’ingerenza dei soci di capitale negli studi professionali».
«Non solo – continua il presidente Oua – con la chiusura di mille uffici giudiziari, l’applicazione fallimentare della media-conciliazione obbligatoria, la rottamazione del processo civile (filtro in appello, revisione della legge Pinto), si sta demolendo il servizio giustizia per i cittadini».
«Ora basta, servono dialogo e riforme – conclude de Tilla – mi rivolgo in questa sede al Presidente del Senato, Renato Schifani, per rappresentare questa grave situazione. Al Parlamento e al Governo il compito di approvare interventi urgenti e invertire la rotta. Oggi pomeriggio, quindi, Stati Generali dell’Avvocatura: l’obiettivo è continuare a tenere alta l’attenzione coinvolgendo tutta la categoria in un dibattito ampio, aperto e trasversale, crediamo che con la forza della protesta e della proposta si possa vincere questa battaglia».