Far arrivare un libro in libreria è un’operazione non complessa ma neppure scontata.
L’editore che – per scelta o necessità – debba o voglia distribuirsi da solo deve necessariamente attivare contatti diretti con un numero sufficiente di rivendite, che gli permetta sia visibilità sia incassi sufficienti per sopravvivere.
L’editore che si avvalga di un distributore può contare sul lavoro di promozione di quest’ultimo, i cui agenti devono, o dovrebbero, recarsi presso ogni singola libreria – o presso le librerie di catena – per promuovere i nuovi volumi degli editori da loro rappresentati.
La promozione in libreria si avvale mediamente di otto cosiddette “finestre” l’anno, che sono normalmente fissate nei mesi di gennaio, febbraio, marzo-aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, novembre.
Giugno e novembre sono considerate “finestre” per le strenne, che di solito sono libri la cui permanenza in libreria ha una durata molto limitata e hanno rispettivamente nei mesi di giugno-agosto e novembre-dicembre i loro periodi esclusivi di vendita. Parliamo, quindi, ad esempio, dell’ennesimo libro dell’immancabile giornalista televisivo (magari con molti nei…) che non ha più granché da dire ma ormai ha questo appuntamento fisso da contratto con gli scaffali nei periodi natalizi e le cui vendite sono concentrate proprio in un momento dell’anno in cui un libro viene regalato con grande facilità, poiché un volume cartonato a Natale – indipendentemente da quel che c’è o non c’è scritto dentro… – fa sempre il suo effetto ed essendo bello grosso, perché scritto a caratteri cubitali e stampato su carta spessorata, non fa fare brutta figura a chi lo regala.
Quelle viste sopra sono, dunque, le “finestre” di uscita dei nuovi libri, il che vuol dire che la promozione deve concentrarsi nelle settimane comprese tra una “finestra” e l’altra.
Lo strumento promozionale per eccellenza è una semplice scheda compilata su file e poi stampata su comuni fogli di formato A4. La scheda di promozione o “scheda novità” deve comporsi di alcuni elementi essenziali, bene assortiti e facilmente rinvenibili da parte del libraio, non perché quest’ultimo sia necessariamente pigro ma perché deve o dovrebbe consultare una media di circa duecento schede al giorno, per quelli che sono i ritmi attuali del mercato editoriale italiano (comunque decisamente più bassi, ad esempio, di quello francese o di quello britannico).
La scheda si compone della copertina del volume, di titolo e nome dell’autore, codice Isbn (il rettangolino a barre che si trova dietro ogni libro), di un rapido e incisivo abstract (o sinossi) del libro, di una breve biografia di chi l’ha scritto, del prezzo di copertina, della data di uscita prevista, della collana in cui è inserito e poco altro ancora.
La scheda viene inviata sia in formato cartaceo che elettronico dall’editore al distributore, che poi utilizza la versione in pdf per rivenditori on line, grandi gruppi, catene e simili, mentre le versioni cartacee sono adoperate per il rapporto diretto con libraio. Le librerie o le catene interessate prenotano sulla base di questa scheda – e dei suggerimenti dell’agente – il libro, decidendo anche con quale numero di copie cominciare.
Così ha inizio l’avventura (o la disavventura…) di un libro in libreria…