C’era da aspettarselo che a Palazzo Madama non gli stendessero il tappeto rosso (nonostante il palazzo ne sia pieno); Matteo Renzi ha sempre messo al primo punto del suo programma la cancellazione del Senato e oggi ha iniziato proprio dalle fauci del lupo, altro che scongiuri.
Renzi inizia con la scuola ma prima ancora parla di svolta che passa proprio dall’abolizione dello stesso Senato.
Si parte quindi dall’edilizia scolastica: ” dal 15 giugno al 15 settembre ci sarà un programma straordinario, dell’ordine di qualche miliardo di euro, sui singoli territori in base alle richieste dei sindaci. Di fronte alla crisi economica non si può non partire dalle scuole”.
Ci sarà lo sblocco totale dei debiti della Pa attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti. Ci sarà inoltre una riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale e soprattutto riforma elettorale (il discorso è leggibile in allegato).
Molte le dichiarazioni critiche, molte quelle “tiepide” anche tra le fila del PD.
Tra i sostenitori si dichiara che il discorso è stato innovativo ed è per questo che non è piaciuto, tra i critici che non è stato abbastanza concreto.
A notte fonda il voto: su 309 votanti, 169 voti favorevoli, 139 contrari. Ora il voto della Camera.
In allegato l’intervento e la replica di Renzi.
Senato della Repubblica comunicazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi – 24 febbraio 2014
Senato della Repubblica, replica del Presidente del Consiglio Matteo Renzi – 24 febbraio 2014