CATANIA. La prima edizione del Festival Internazionale dell’Archivio e del Patrimonio si svolgerà a Paternò (Catania) al 23 al 29 giugno. “Il Festival – spiega Alessandro Gagliardo, condirettore della rassegna- presenta opere provenenti da archivi: è la prima volta che in Sicilia si svolge una rassegna interamente creata a partire da materiali storici.

La manifestazione nasce dopo quattro anni di lavoro realizzato da un gruppo di giovani ricercatori cinematografici di Paterno’: abbiamo digitalizzando e restaurando archivi pubblici e privati e li abbiamo messi a disposizione del pubblico”. Il Festival, organizzato in più sezioni e percorsi che alternano anche proiezioni di film e di video, propone oltre 100 ore di visione di varie opere che spaziano da documenti inediti provenienti dall’archivio storico del Comune di Paternò a opere firmate da registi del cinema e della televisione nazionale, come Roberto Rossellini, Alberto Grifi, Giuseppe Tornatore, Yervant Gianikian. “Nel 2011 abbiamo fondato il Mmav, Museo mediterraneo di antropologia viva di Paternò, cominciando a svolgere un intenso lavoro di recupero delle fonti. L’obiettivo è creare un polo di ricerca sulla digitalizzazione: nel 2012 abbiamo realizzato un esperimento facendo un film con un archivio di una televisione locale e abbiamo vinto il premio della critica al Festival Internazionale del documentario di Marsiglia. Il lavoro è stato presentato in vari Paesi come Messico, Austria e Giappone. Adesso – conclude l’artista- vorremmo creare una storia sociale della Sicilia, restaurando e condividendo con il pubblico il nostro lavoro”. A connotare l’iniziativa anche una sperimentazione didattica: si svolgeranno tre workshop (restauro media obsoleti, documentazione come archivio, digitalizzazione e restauro audio) aperti agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, con la partecipazione di artisti provenienti da realtà come Studio Azzurro, noto gruppo di artisti dei nuovi media fondato negli anni Ottanta a Milano e artisti contemporanei come Emilio Macchia, Fabrizio Cosenza, Federico Lupo, Turi Papa, Canecapovolto, William E. Jones. Tra le proposte del Festival anche interventi d’arte racchiusi in due mostre curate dalla Galleria Occupata di Catania, una installazione dedicata all’Etna, con oltre 10 ore di archivio dell’eruzione del vulcano curato dalla Rai e l’opera dell’artista emiliano Emilio Macchia che presenterà dei manifesti serigrafati e un libro, realizzato elaborando materiale proveniente dall’archivio storico di un tipografo di Rotterdam, clandestino ai tempi del Terzo Reich. Questa edizione del Festival è realizzata con la collaborazione di Filmoteca Regionale Siciliana, Archivio Storico del Comune di Paternò, Folkstudio di Palermo, Accademia di Belle Arti di Catania, Fondazione Buttitta, Centro Regionale per l’inventario e la catalogazione, Rai Teche Regione Sicilia, Fuori Orario – Raitre, Claclab, Fondazione Fava, Museo dell’Informatica Funzionante di Palazzolo Acreide, Fondazione Horcynus Orca. Inoltre 4 concerti con artisti provenienti dalla Puglia, Campania e Sicilia.

Di Golem

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