Ore 10.50 La FACC ha paura. Sa che deve entrare nel centro commerciale solo per comprare pane e mortadella, e che nonostante questo passerà lì dentro l’intera giornata.
Ore 10.55 Entra nel centro commerciale e, dopo ventisette secondi, si perde. La cosa peggiore è che il navigatore satellitare lì non prende.
Ore 10.56 «Mi scusi, signore, dove posso trovare il pane?». «Guardi, è semplicissimo, ai salumi svolta a sinistra, va sempre dritto, non la prima, non la seconda, la terza gira a destra, si trova davanti i detersivi, prosegue sempre dritto, mi raccomando mi tenga la destra perché poi si biforca verso i dolciumi, mi tenga la destra, allora, fino a quando arriva ai surgelati. Il pane è da quelle parti, poi al massimo chieda».
Ore 11.04 Entra nel vortice dei calcoli al risparmio. «Dunque, quest’acqua minerale costa 0.45 euro al litro, sono 6 bottiglie da un litro e mezzo, quindi viene, dunque, 45 per 6 fa, 6 per 4 24, 5 per 5 20; aspetta, mentre quella viene 0.50, però ci ha le bollicine e sono bottiglie da due litri, quindi poi devo tenere conto del risparmio di benzina, ma quelle sono più pesanti da portare, quindi poi magari mi faccio male alla schiena e spendiamo soldi in Lasonil, ma sai che quasi quasi ci beviamo l’acqua del rubinetto, però anche lì, devo calcolare il consumo della caldaia, e poi questa la beviamo a canna, quella dobbiamo metterla per forza in un bicchiere, quindi sprechiamo detersivo per i piatti e altra acqua per lavare…».
Ore 11.07 «Uh, c’è la tinta per i capelli! Dunque c’è il 3×2, significa che pago 3 e prendo 2, no, aspetta, prendo 2 e pago 3, no, prendo 3 e pago 2, viene 2.45 euro a flacone, tolgo lo 0, riporto di 3, e certo che c’è il riporto, è una tinta per capelli. Poi questo viene 6 euro e 10, apro un sistema di disequazioni di secondo grado… Uhm, forse ci conviene comprare una calcolatrice, quanto viene quella?».
Ore 11.24 «Amore, ma cosa ce ne facciamo di tre mortadelle da quindici chili?».
«Ma c’era il 3×2».
«Sì, d’accordo, ma noi siamo vegetariani».
Ore 11.28 «Tesoro, tu sei sicura che ci serva una mietitrebbiatrice?».
«Beh, ma è scontata del 50%. Che ne sai che in un futuro non possa tornarci utile? E poi dici sempre che non sai mai cosa regalare a tua mamma, con questa risolviamo il problema».
«Ma non posso regalare una mietitrebbiatrice a mia mamma».
«Infatti questa non devi regalargliela, con questa devi investirla».
Ore 12.43 Prova a prendere due confezioni di RioMare, ma le scatolette sono troppo in alto sugli scaffali. Ora capisce cosa intendeva Napolitano quando invitava ad abbassare i tonni.
Ore 16.17 Alle casse ci sono file indescrivibili, c’è gente che si sintonizza su Isoradio. «La coda scorre regolare alla cassa 2, inconvenienti alla cassa 4 a causa di un Bancomat che non funziona. Attenzione, alla cassa 7 sono cadute tre uova, si consiglia di uscire alla cassa 6».
Ore 16.20 Si rifugia alla cassa veloce, quella da dieci pezzi. Lì, però trova un’altra famiglia al completo, mamma, papà, nonno, nonna, figlio maggiore, figlio medio, figlia minore. Hanno due carrelli strapieni, ma, siccome sono furbi, ognuno di loro si prende dieci pezzi a testa, così possono usufruire della cassa veloce. Per vendicarsi, la FACC mette di nascosto una scatola di preservativi tra i dieci pezzi della bambina.
Ore 16.34 Uscita dal centro commerciale, la FACC ha un problema. Non si ricorda dove ha parcheggiato la macchina.
Ore 19.01 Ritrova la macchina.
Ore 19.10 La FACC torna felice verso casa, dopo avere acquistato solo tre mortadelle, una mietitrebbiatrice, due scatole di ghiaccioli alla melanzana, sei confezioni di acqua, una calcolatrice… Ma, un momento: e il pane?