È l’amore per una donna cattolica ad allontanarlo da una vita fatta di violenze. Nel 1993, dopo averla sposata, comincia a leggere le Sacre Scritture sino a convertirsi al cristianesimo. Per questo la sua famiglia di origine lo ripudia, espropriandolo dei terreni che possiede in patria. Ma lui non si ferma. Anzi, è determinato a fare ammenda del suo passato. «Cerco di essere perdonato per ciò che ho fatto», dice Walid Shoebat . È così che cinque anni fa comincia ad aiutare i cristiani in difficoltà. Va in Iraq, in Siria, in Pakistan e cerca di far emigrare le famiglie perseguitate, le ragazze violentate, i giovani schiavizzati. Un lavoro cominciato in sordina che poi sfocia nell’associazione Rescue Christians, fondata con l’amico ebreo Keith Davis. Oggi il suo messaggio di solidarietà e fratellanza lo diffonde anche attraverso i media: scrive libri ed è spesso ospite della Cnn.
Fonte: Corriere.it