Erogazione dei mutui in netta ripresa, sospinta soprattutto dal mercato delle surroghe. L’ultimo rapporto Abi sulle concessioni di finanziamenti per la casa relativo ai primi 4 mesi del 2014 aveva rivelato una crescita del 55% su base annua del settore mutui considerando la somma tra i nuovi crediti sulle case e i mercati correlati, mettendo in luce una ripresa del comparto significativa inaugurata già nel 2014 ma solo dopo un intero lustro di regressione del comparto.
Allo studio pubblicato dall’Associazione bancaria italiana segue ora quello realizzato dall’Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia, che ha evidenziato come la domanda di surroghe nel corso del 2015 abbia registrato un incremento eccezionale, frutto di tassi d’interesse vantaggiosi e condizioni del mercato molto meno vincolanti rispetto a qualche anno fa.
I dati sull’erogazione dei mutui
La 38ima edizione del rapporto in riferimento al primo trimestre del 2015 ha messo in luce una crescita nell’erogazione dei mutui d’acquisto pari al +4,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Prendendo in considerazione la voce “altri mutui”, la crescita è decisamente più significativa: in riferimento a surroghe, sostituzioni, mutui per costruzione e ristrutturazione, mutui per consolidamento debiti e mutui di liquidità, la crescita su base annua si è attestata sul +44,5% a fine 2014 e al +129,1% nel primo trimestre dell’anno in corso.
Il vero boom si è registrato in ambito surroghe: l’abbattimento del valore dei tassi d’interesse, infatti, ha generato un incremento di tale tipologia di prodotto pari al +710,7% nei primi 3 mesi dell’anno, che seguono al +319,3% del 2014. “Nel primo trimestre 2015 – è segnalato sul rapporto – le surroghe rappresentano una quota pari al 20% del totale sia in termini di flussi di nuovi mutui erogati, sia in termini di numero di contratti di mutuo stipulati”.
Dati in controtendenza rispetto alle compravendite
La crescita del settore, inoltre, contraddice il dato sull’andamento delle compravendite nel mercato immobiliare, che nel corso dei primi tre mesi del 2015 ha fatto segnare una nuova involuzione dopo la ripresa del 2014. In realtà, il dato risulta corrotto dal nuovo sistema di tassazione sulla compravendita entrato in vigore nel corso dell’anno scorso, che ha favorito la crescita del comparto nel 2014, falsando i dati relativi al 2015.
“Nel corso del 2014 e nel primo trimestre del 2015 – spiega ancora il rapporto – il mercato del credito alle famiglie ha mostrato segnali incoraggianti di distensione delle condizioni di offerta e di aumento della domanda, che si sono progressivamente riflessi nella crescita delle nuove erogazioni, sia nel comparto del credito al consumo sia in quello dei prestiti per l’acquisto di abitazioni”.