Giuseppe Saggese

Cari Lettori, il caso di Tributi Italia S.p.A. portato alla ribalta della cronaca con il suo Amministratore Saggese, a mio giudizio, getta una forte ombra sull’operato in questi anni di tutte le Consorelle deputate alla riscossione coattiva delle imposte.
I servizi mandati in onda sulle reti nazionali hanno evidenziato che gli Enti Locali inseriscono all’interno del bando di gara l’aggio di riscossione da addossare al contribuente (forse poi ripartito anche con l’Ente Locale che ha indetto la gara, ma francamente non so se sia effettivamente così!). Il servizio riferiva di un Comune, se non ricordo male del Lazio, dove l’aggio del bando era stato fissato al 28% sulla somma da riscuotere.

Ora, ho già scritto in merito all’assurdità ed illegalità degli importi delle sanzioni fiscali, le quali ormai sono fissate quasi tutte tra il 100% ed il 200% dell’imposta non versata (attenzione! Non versata… non ho detto “evasa”), essendo le stesse costituzionalmente illegittime in quanto non sorrette da alcun principio costituzionale ed in violazione dei principi della capacità contributiva e della proporzionalità della pena inflitta in relazione alla violazione commessa.

Oggi viviamo in un sistema dove la tendenza è all’abitualità delinquenziale. La prova è alla portata di tutti e comunicata quotidianamente nei telegiornali, i quali partendo dalla Politica (vedi scandali Regione Lazio, Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna e via dicendo), passando per la cronaca giudiziaria criminale e quella, che io definisco, sociale (vedi falsi invalidi, medici compiacenti che truccano le visite mediche per le pensioni), non fanno altro che notiziare su un mal costume che ormai è acquisito al patrimonio culturale ed etnico del Popolo Italiano. La politica non è che uno specchio della società dove viviamo…

Per tornare al discorso di Equitalia, con la consorella Tributi Italia S.p.A., la prima società verrà definitivamente dismessa dal primo gennaio 2013 con obbligo degli Enti Locali di trovare altri sistemi per la riscossione delle imposte dovute dai contribuenti. Ora mi chiedo: ma chi ha pagato con un aggio fino ad ora del 9% sul riscosso (questa è la percentuale dovuta ad Equitalia, che al sottoscritto appare assolutamente fuori mercato ed eccessiva, anche in considerazione della concreta attività posta in essere dagli esattori… alla fin fine ti mandano a casa un pezzo di carta…) da domani quanto sarà l’aggio di riscossione? Non solo: ma che fine fanno tutte le rateizzazioni in essere? Alla fine state sicuri che questi signori a tutto pensano tranne che al bene delle persone e dei contribuenti onesti.

Vi informo di una norma che prevede che in caso di rateizzazione di un debito di natura fiscale, l’eventuale mancato pagamento di una rata alla scadenza prevista, genera automaticamente l’iscrizione al ruolo della somma dovuta (la rata) oltre ad una sanzione pari alla rata non versata: tale norma è in contrasto con i principi a tutela dei consumatori, dove nel caso di mancato pagamento di una sola rata (di un finanziamento per esempio) non si concede al creditore procedente l’assoluta supremazia imponendo una sanzione a carico del debitore di tale portata. Il primo soggetto giuridico che vessa economicamente i suoi figli è lo STATO…
Questi signori devono cambiare modus operandi e devono rendere palesi e chiari a tutti i cittadini i provvedimenti che andranno a prendere e le conseguenze di questi provvedimenti. E NON DEVONO RUBARE il futuro dei nostri figli.

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