Il Burkina Faso, un paese con tanta voglia di vivere, ma anche di grandi povertà. Una terra raccontata da una missionaria Grazia Le Mura, che ha il grande dono di saper scrivere molto bene: leggere il suo quaderno di esperienze missionarie significa immergesi totalmente nelle storie narrate.
”Emmanuel: il volto della povertà” è il titolo del libro in questione, che racconta la drammatica miseria in cui vivono i bambini africani, ma fotografa anche un amore immenso. Nel suo diario di viaggio ci fa conoscere il trasporto locale che non ha nulla a che vedere con il peggiore dei nostri servizi pubblici. Bus, che si sa più o meno quando partono, ma non si sa se arrivano,perché si fermano per strada, intrisi di odori terribili che anche dopo una settimana ti rimangono attaccati alle narici, carichi per il doppio della loro capienza, con gente messa sul tettuccio. Con questi bus ogni volta è un’avventura partire, ma in Burkina Faso questi viaggi sono nella norma. Continuando a scorrere le pagine del volumetto si legge dell’incontro di Grazia con i bambini: “Nel CREN di Tougouri ho vissuto le mie prime amare esperienze d’impotenza di fronte alla muta sofferenza e dell’indicibile dolore dei bambini… non si può sopportare che un bambino soffra o muoia per fame o per malattie curabili in tutto il resto del mondo”. Molto intenso è l’incontro di Grazia con Adama, un bambino di circa otto anni con il volto sfigurato da una malattia chiamata “Noma” o “stomatite cancerosa” .
La “Noma” è una malattia infettiva non contagiosa che distrugge i tessuti molli e ossei della bocca, è causata da malnutrizione e mancanza d’igiene. Antibiotici a basso costo potrebbero fermare la malattia se diagnosticata in tempo, ma medici e farmaci sono una chimera in tanti stati poveri. Sono molti nel mondo i bimbi affetti da questa malattia, le fonti ufficiali parlano di 140.000 casi l’anno, altre fonti dicono 500.000. L’ottanta per certo dei bimbi affetti dalla “ stomatite cancerosa” morirà. Chi è affetto da questa invalidante malattia è allontanato dai villaggi ed è escluso dalle scuole e non è curato.
Grazia, racconta di Adama il bimbo che ha contratto la “stomatite cancerosa” con cui nasce un forte legame. Narra del coraggio di questo bimbo, dell’amore, della grande voglia di vivere, righe toccanti che ci fanno venire voglia di impegnarci per questi bambini. L’autrice nel finale del diario di viaggio espone una bella storia, che parla di due baobab e di due villaggi in guerra e di come l’amore può vincere antiche rivalità. Una storia carica di speranza dedicata a tutti i paesi africani e non, in guerra tra loro. Grazia Le Mura fa parte di un’associazione che aiuta tanti bambini, si chiama: “Tante mani per… uno sviluppo solidale ONLUS” che s’impegna per aiutare le donne e i bimbi poveri in Burkina Faso e in Brasile. Possiedono alcune case, dove ospitano donne e bimbi bisognosi per dare loro un futuro migliore. Per chi vuole saperne di più di quest’ opera meritoria può collegarsi al sito www.tantemaniper.org . Non lasciamo soli questi bambini e i missionari che s’impegnano per un mondo più giusto e solidale, più vero e libero, più fraterno e conviviale.
Grazia Le Mura, Emmanuel: Il Volto della povertà, autoprodotto dall’associazione “Tante Mani per… uno sviluppo solidale- Onlus”, costo: ad offerta