Mentre a Fiumicino impazza una campagna elettorale urlata ed isterica, Il Ministro Clini senza grandi clamori il 9 Gennaio ha emesso un nuovo decreto che mette riparo ad alcune “dimenticanze” del precedente decreto sull’emergenza rifiuti, quello che individua il super commissario, pubblicato il 7 Gennaio scorso.

Sostanzialmente, al fine di attenuare le proteste che in tutto il Lazio sono in corso, per contestare la ricezione dei rifiuti di Roma, ha precisato che a valle del trattamento, i rifiuti non resteranno nei siti, ma rientreranno a Roma (a Malagrotta ovviamente); inoltre, ha precisato che tutti gli impianti in corso di autorizzazione, Biogas a Maccarese compreso, esposti negli allegati 2 e 3 trascorso inutilmente il termine del 15 Febbraio (termine in cui devono essere autorizzati o meno), ricadranno sotto la giurisdizione commissariale, quelli e non altri, sui quali Sottile potrà intervenire nei 30 giorni successivi al 15 Febbraio.

Ma il Ministro Clini, forse nella fretta di tacitare le proteste, ha dimenticato almeno altri due punti che potrebbero variare in modo sostanziale la situazione emergenziale:

1 – l’immediato commissariamento dell’implementazione della differenziata a Roma, gestita in modo fallimentare da AMA, come a tutti evidente sia dalla situazione pessima del IV Municipio, sia dal peggioramento del servizio nel quartiere di Ponte Marconi; l’AMA ha deciso che il prossimo passo di implementazione del servizio a Roma partirà da Giugno, evidentemente non c’è, secondo loro, alcuna fretta
2 – un’azione immediata sul fronte della riduzione a monte del rifiuti, poiché dopo quasi due anni di dichiarata emergenza, ancora non si è mai previsto un divieto di utilizzo di imballaggi non riciclabili in tutto il Lazio, e questa componente dei rifiuti vale una buona percentuale del totale raccolto. Ma forse perché è proprio questo materiale che serve in a produrre il CDR, il carburante degli inceneritori, i famigerati Cancrovalorizzatori, e pazienza se una buona parte finisce in discarica.

In attesa della convocazione del consiglio comunale che dovrà approvare l’emendamento al regolamento di igiene e sanità che stabilisce le distanze minime tra le abitazioni e gli impianti insalubri, chiediamo  per l’ennesima volta all’Amministrazione di Fiumicino di dare un segnale forte finalizzato alla tutela del territorio, esplicitando, prima di questo consiglio, al Commissario Sottile il NO all’impianto AMA a Maccarese, NO che rafforzerebbe il parere negativo già espresso dal MIBAC.  

Infine, visto che l’inquinamento da arsenico nell’acqua lambisce in modo conclamato il nostro Comune (vedere Anguillara e probabilmente Bracciano), chiediamo di sapere quale è la situazione sul territorio di Fiumicino, in particolare nelle zone confinanti con i suddetti comuni (ad esempio Tragliatella e Testa di Lepre). (marcello giuliacci)

Di Golem

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