ROMA. Corpi realistici, altre volte stravolti, dai colori forti, oppure stilizzati ed astratti, deformati dalla prospettiva: l’arte figurativa greca contemporanea prende le mosse dalla rappresentazione della figura umana, raccontandola in maniera ad un tempo brutale e poetica. Un’arte che fino all’11 gennaio si presenta a Roma in Ellenico Plurale, una mostra al Vittoriano che raccoglie parte della straordinaria collezione di Sotiris Felios, avvocato e mecenate ellenico che questa esposizione ha interamente sponsorizzato.
Una scelta non trascurabile in un momento di crisi “non solo economica ma anche umana” della Grecia, come l’ha definita l’ambasciatore di Grecia a Roma, Michalis Cambanis, nel corso della presentazione. Per Cambanis, “le frecce nella faretra greca”, nella lotta contro la recessione economica, sono “proprio la cultura e il turismo”. Realizzata sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – alla presentazione è intervenuto anche Louis Godart, consigliere del Quirinale per la conservazione del patrimonio artistico – Ellenico Plurale sposta l’attenzione del pubblico italiano dalla quotidiana narrazione della crisi greca a un aspetto che resta nonostante tutto vitale, quello della creatività artistica. Le opere – la mostra è curata da Giuliano Serafini – sono divise in sezioni, come Tra memoria e realtà (con artisti che vanno da Kostas Argyris a Kalliopi Assagiortaki), o Perversione della rappresentazione (con lavori di Michalis Manoussakis, Tassos Missouras, Nikos Siskos, tra gli altri), fino a Natura ritrovata? e L’Opera selvaggia. Complessivamente sono esposte 88 opere di 25 artisti, dagli anni Ottanta in poi. Il visitatore si imbatte in volti, colori forti, sguardi feroci o dolci, scene domestiche o urbane: nella collezione Felios gli artisti greci di oggi sembrano fortemente concentrati sull’uomo in tutte le sue sfumature emotive ed esistenziali. Un’umanità, viene subito da pensare, che dev’essere sempre e comunque narrata, anche nelle cronache della crisi ellenica, quasi sempre piene solo di cifre, statistiche, analisi economiche. Grande la soddisfazione di Felios, che è presidente della Fondazione L’altra Arcadia, frequentatore ed amante di Roma da oltre 40 anni, che spiega che “la collezione… rappresenta uno dei modi in cui scelgo di trascorrere il mio tempo libero. E’ una visione della mia creatività attraverso le emozioni che solo la pittura mi sa dare”.