Google Italia, La Stampa e La7 lanciano anche in Italia il portale sulle elezioni, seguito da molti servizi al servizio del cittadino, per informarsi e partecipare attivamente tramite il web.

Anche in Italia viene dato il via al servizio Google Elections, già sperimentato per le presidenziali USA del 2012, con ottimi risultati.

Elections è un portale gestito da Google, in collaborazione con La7 e La Stampa, che aggrega e genera informazioni e contenuti a 360° sulle elezioni politiche italiane. Il concetto alla base del programma è quello che caratterizza anche la ricerca tradizionale di Google; in un mare di news, messaggi, video e opinioni di ogni tipo, è fondamentale che ci sia qualcuno che riesca a proporre una classificazione di questo materiale, con criteri che siano più imparziali possibili.

Il portale non è solo un aggregatore di contenuti preesistenti ma – grazie al supporto del canale televisivo di Ruffini e alla testata di Calabresi – anche un canale di confronto e produzione di nuovo materiale, coerentemente organizzato.

Già l’anno scorso, per le elezioni U.S, Google lo presentava come “un election hub dove i cittadini possano studiare, guardare, discutere, imparare, partecipare e avere un impatto sulla campagna politica digitale”.

Una grande opportunità si ha grazie alla completa integrazione con Google Hangouts, tramite il quale è possibile partecipare a video conferenze in diretta, o crearne di nuove, sia per esporre pubblicamente una propria idea e discuterne, sia per parlare con i propri amici di un determinato argomento.

I video prodotti da La7 e La Stampa, sia appositamente per il web che non, vengono poi inseriti nel canale YouTube, che raccoglie tutte le dirette e le puntate di alcuni programmi La7 (Piazzapulita, Omnibus, Servizio Pubblico, In Onda, Zeta, Ottoemezzo, Coffee Break, L’Aria che Tira), catalogate in tre macro-aree: TG La7, Protagonisti e Tematiche.

Sul portale principale è poi possibile esplorare il calendario eventi e le notizie trovate in rete da Google, catalogate nelle aree più interessanti e “calde” del momento.

Molto interessanti anche i dati e i servizi offerti direttamente da La Stampa, che ha saputo cavalcare perfettamente l’onda di queste elezioni, offrendo agli utenti interessanti strumenti di analisi della situazione politica tramite il web, in collaborazione con Ecce Customer.

Dalle analisi proposte, emerge che al momento Monti, Bersani e Grillo sono i più attivi su Twitter. Su Facebook la situazione cambia radicalmente, con un netto predominio di Grillo, che nella giornata di ieri ha raggiunto uno share delle attività vicino al 60% del totale. Se si analizza la situazione a livello di partiti, forte è la presenza del PdL su Twitter, seguito a breve distanza da SceltaCivicaconMonti; su Facebook, anche in questo caso, il livello di presenza del Movimento 5 Stelle è nettamente superiore.

Uno spunto interessante resta poi quello che ci offre Google Trends, servizio di casa Mountain View, noto a chi lavora nel marketing online, che permette di analizzare le variazioni nel tempo dei volumi di ricerche per una determinata parola chiave. Questo servizio può essere usato da chiunque e restituisce dati aggiornati di continuo, con la possibilità di fare confronti fra parole chiave e di ottenere suggerimenti per confronti con argomenti affini.

Se si ricerca “berlusconi, ingroia, grillo, bersani, monti”, limitando i risultati agli ultimi 7 giorni, si scopre ad esempio che i più cercati sono Grillo, Monti e Berlusconi (quest’ultimo in calo, dopo il grande boom di ricerche a cavallo del 10 gennaio, a seguito della partecipazione a Servizio Pubblico). Tramite il box dei termini correlati, salta all’occhio come ancora oggi, una buona fetta delle ricerche relative a Berlusconi sono più personali che politiche, a differenza degli altri candidati.

Questa campagna elettorale può essere, per l’Italia, il banco di prova per capire come sfruttare al meglio il web per informarsi e cambiare davvero le cose partecipando; un’occasione per essere pronti a rinnovare dal basso la classe politica, far circolare nuove idee, dire la propria senza restare nell’ombra.

Un mese per comprendere, capire, essere pronti in anticipo per la prossima occasione.

 

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