Il Consigliere Mohamed Abdel Salam, Segretario Generale dell’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, ha affermato che gli incontri avuti di recente a Roma tra il Grande Imam dello Sceicco di Al-Azhar e il Papa del Vaticano, accrescono la speranza nella costruzione della fratellanza umana, di una cultura di convivenza e rispetto della diversità tra gli esseri umani.

Abdel Salam ha detto ai media italiani, a margine della sua partecipazione al Summit dei Leader Religiosi per l’Educazione, il Cambiamento Climatico e la Pace, che ogni volta che leader religiosi e rappresentanti di tutte le fedi si incontrano, cresce la convinzione che ci sia una grandissima area di comunanza umana tra queste religioni, che rappresenta una fonte di grande forza su cui lavorare per combattere l’estremismo, l’incitamento all’odio, la discriminazione e il razzismo e per affrontare i conflitti internazionali, raggiungere la pace e la convivenza nelle società e tra le nazioni.

Abd al-Salam ha aggiunto di essere molto orgoglioso di essere in una posizione vicina al Grande Imam, Ahmed al-Tayeb, lo sceicco di Al-Azhar. Ha indicato di aver cercato di tracciare un quadro di questo rapporto nel suo libro “L’Imam, il Papa e il cammino difficile”, in cui documenta le tappe del lavoro per giungere alla firma del Documento della Fratellanza Umana, che Abd al-Salam considera il documento più importante di questo secolo.

In risposta a una domanda sulla sua carriera giudiziaria su ciò di cui ha parlato nel suo libro, Abd al-Salam ha affermato di aver effettivamente cercato di utilizzare gli strumenti, lo spirito e il linguaggio del giudice per presentare un quadro fedele dei fatti a cui ha assistito tra l’Imam e il Papa.

Abdel Salam ha affermato che dal suo incarico dal Consiglio di Stato ad Al-Azhar Al-Sharif di lavorare a fianco dell’Imam Al-Tayyib, poi distaccato per decisione del Primo Ministro egiziano negli Emirati Arabi Uniti, si è impegnato per portare a termine questi compiti, ma l’aumento delle missioni internazionali e il coinvolgimento in progetti umanitari necessitano uno sforzo maggiore e a tempo pieno.