MILANO. L’Editto di Milano, noto anche come Editto di Costantino, fu emanato nel 313 d.C. da parte dell’imperatore romano d’Occidente, Costantino, e del suo omologo d’Oriente, Licinio, per porre fine a tutte le persecuzioni religiose, in particolare nei confronti dei cristiani.

Per celebrare l’anniversario di questo importantissimo evento storico, che nel 2013 risalirà a 1700 anni fa, è stata organizzata una grande mostra, dal titolo “Costantino 313 d.C.”, che si terrà nel capoluogo lombardo, a Palazzo Reale, dal prossimo 25 ottobre al 17 marzo 2013. Ideata e progettata dal Museo Diocesano di Milano, l’esposizione si articola in sei sezioni che approfondiscono, con più di 200 preziosi oggetti d’archeologia e d’arte, tematiche storiche, artistiche, politiche e religiose: dalla Milano capitale imperiale, alla conversione di Costantino, ai simboli del suo trionfo. Sono evidenziati i protagonisti dell’epoca, l’esercito e i suoi armamenti, la corte, i preziosi oggetti d’arte e di lusso. Una sezione è dedicata a Elena, madre di Costantino, imperatrice e santa, per mettere in risalto la singolarità di questa figura femminile all’interno della corte imperiale e della storia della Chiesa. Una parte consistente dell’itinerario espositivo è riservata alla rivoluzione politica e religiosa operata da Costantino. Il tempo della tolleranza religiosa, proclamata nel 313, si evidenzia attraverso la persistenza di diverse religioni nell’impero costantiniano e dei suoi successori, mediante l’uso di iconografie cristiane e pagane in oggetti d’arte di destinazione ufficiale o privata, come un rilievo in marmo di Iupiter Dolichenus. La rassegna considera attentamente anche le tre istituzioni che furono protagoniste dell’età di Costantino: l’esercito, la Chiesa e la corte imperiale. Vengono così presentati i principali protagonisti del grande cambiamento storico e culturale seguito all’editto del 313. Ritratti, monete e oggetti documentano il nuovo aspetto pubblico dell’imperatore, della corte, dei grandi funzionari, dell’esercito, della Chiesa e dei suoi vescovi fino ad Ambrogio, che renderà la sede vescovile ambrosiana la più importante dell’Occidente. Numerosi oggetti d’arte e di lusso appartenuti a personaggi dell’elite dell’impero o destinati alle chiese, tutti di inestimabile valore, testimoniano il passaggio, avvenuto nel corso del IV secolo, del cristianesimo da devozione lecita privata a una dimensione pubblica e ufficiale e, infine, a unica religione dell’Impero. Preziose gemme e cammei di corte, argenterie da mensa e liturgiche, gioielli in oro (bracciali, pendenti “monetali”, fibule auree) consentono di tracciare un quadro vivace del fasto che caratterizzava la vita della corte e la devozione verso la Chiesa. La rassegna è realizzata con opere provenienti da numerosi musei e istituzioni pubbliche, sia italiani che stranieri: dal Kunsthistorisches Museum di Vienna al Victoria & Albert Museum di Londra, dai Musei Capitolini di Roma al British Museum di Londra, alla Bibliotheque Nationale di Parigi. Dopo l’esordio di Milano la mostra proseguirà a Roma dal 27 marzo al 15 settembre 2013 nelle sedi del Colosseo e della Curia Iulia.

Di Golem

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