A darne notizia è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Luca Lotti che ha illustrato le misure ad alcuni deputati del PD.
Obiettivo dell’iniziativa, creare mille nuovi posti di lavoro per giornalisti a tempo indeterminato e determinato nell’arco del triennio 2014-16.
Dei 45 milioni iniziali, circa 20 andranno proprio come incentivi per creare nuova occupazione; la stessa somma verrà stanziata sia nel 2015 che nel 2016.
Altri 20 milioni serviranno alle ristrutturazione aziendali favorendo prepensionamenti che nel 2014 si stima saranno tra i 150 e i 160; una parte di questi soldi andranno anche agli ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà cofinanziati dagli editori mentre i rimanenti 5 milioni dovrebbero essere utilizzati per gli incentivi all’innovazione tecnologica delle aziende editoriali, con il meccanismo del fondo di garanzia dove le risorse pubbliche serviranno a garantire presso le banche la concessione di finanziamenti alle aziende.
Il governo si dice “prudente” circa la previsione di nuovi posti di lavoro: l’obiettivo appunto è quello che in tre anni si possano raggiungere mille nuovi occupati con un picco nella seconda metà del 2015 quando entrerà in vigore il nuovo contratto nazionale dei giornalisti.
Gli sgravi fiscali per le aziende che assumeranno sarà del 100% nel caso di assunzione a tempo indeterminato, in misura minore in caso di contratto a tempo determinato ma con la possibilità di aumentare lo sgravio in caso di trasformazione a tempo indeterminato.
Dopo 18 mesi si potrà valutare l’effficacia dello strumento in termini di occupazione con una verifica che porterà anche a sanzioni in caso di mancata stabilizzazione dei lavoratori.