– Ciao, Dudù
– Arf!
– Sono giorni un po’ convulsi…
– Più che giorni, notti… Sono più di 55 notti che non dormo!
– Come il tuo padrone…
– Dica pure “per colpa” del mio padrone… Prima se ne stava giù nella tavernetta a fare i suoi bunga bunga e io me la potevo ronfare in pace sul divano…
– E adesso?
– Adesso gira per casa come un matto… E prima vuole una coccola, poi una carezza, qualche volta mi chiede pure il biscottino… E Dudù di qua e Dudù di là…
– E la Pascale?
Lei dorme. Si chiude in camera e il lavoro sporco lo lascia a me.
– Dunque rimpiangi l’epoca delle Ruby, delle olgettine?
– Assolutamente. Ormai il palo della lap dance si è arrugginito e non è più buono nemmeno per farci una pisciatina…
– Ma a cosa pensi sia dovuta l’insonnia del tuo padrone ai guai giudiziari, alle difficoltà con il partito, alla crisi del Paese?
– Si è rincoglionito, tutto qui. Straparla tutto il tempo. Dice che presto diventerà povero, che lo vogliono mettere in galera, che nessuno gli vuole più bene…
– Un po’ di ragione ce l’ha…
Sì. Ma poi farnetica di voler cambiare mestiere, vita…
– E che vorrebbe fare?
E’ come i bambini. Un giorno sogna di diventare uno scafista e di farsi dare 5.000 euro da ogni migrante per poi scaraventarlo in mare a frustate…
– Ma è orribile!
– Sostiene che quello dello scafista è il mestiere del futuro. Dice che c’è da fare soldi a palate…
Soldi sporchi, però…
– Per lui i soldi sono sempre stati i soldi. Pensi che altre volte dice che vuole fare in narcotrafficante peruviano…
– Colombiano, vuoi dire…
– No, no. Peruviano. Si è documentato e ha scoperto che il Perù ha superato la Colombia in quanto a fatturato per la cocaina…
– E tu, Dudù, cosa pensi di fare?
– Fagotto! Me ne vado! In questa casa non ci resisto più!
– In quale delle tante?
– In tutte. Berlusconi non lo voglio vedere più nemmeno in cartolina!
– Ma proprio adesso che è stato tradito dai suoi amici più fedeli?
– Si è tradito da solo. Prima ha chiesto le dimissioni dei parlamentari, poi quelle dei ministri. Quindi ha ordinato di votare la sfiducia a Letta, poi ha votato lui stesso la fiducia… Lo ripeto, ormai è rincoglionito!
– Ma tu, Dudù, dove andrai a vivere?
– A casa di Alfano!
– L’ex delfino di Berlusconi, quello che l’ha tradito di più insieme a Cicchitto?
– Tra me e Alfano c’è sempre stata una grande empatia… Siamo abituati tutti e due a scodinzolare, leccare la mano e non solo, fare le feste e stare al guinzaglio…
– Insomma siete uguali…
– No. Lui è a pelo corto, mentre io, il pelo, ce l’ho lungo e morbido!
L’intervista si conclude qui, mentre Dudù si allontana da palazzo Grazioli fischiettando allegro, con il suo fagottello sulle spalle. Prima, però, fa un’ultima pisciatina sul portone…