Una donna incinta siriana in preda a forti doglie si è fatta accompagnare al confine con Israele nella speranza di essere soccorsa. La donna sapeva che non poteva farsi aiutare a partorire in Siria perché nella sua zona la regione di Quneitra è sotto blocco ed era a conoscenza che numerose volte siriani ( sia combattenti che civili) erano stati curati da ferite di armi da fuoco negli ospedali israeliani. La donna, nei pressi del confine, è stata notata da una pattuglia di soldati israeliani e portata subito ad un ospedale israeliano. La giovane donna siriana ha dato alla luce, nell’ospedale Ziv Medical Center di Safed ( Galilea) uno splendido bambino di kg 3,2. Mira Eli, l’infermiera responsabile delle sale-parto allo Ziv Medical Center, dice che il parto è stato normale e non ha comportato nessun problema. “Le abbiamo offerto un abbraccio, una doccia e del cibo – dice – Le abbiamo dato i normali consigli post-parto. È una donna molto giovane che è arrivata senza marito né chiunque altro che la accompagnasse, ed era al suo primo parto. Il nostro obiettivo è garantire che ogni neo-mamma ricordi il suo primo parto come un’esperienza positiva e indimenticabile, quale che sia la sua estrazione etnica, nazionale o religiosa. In questo caso sono sicura che non potrà mai dimenticare il suo primo parto, e lei e suo figlio avranno una grande storia da raccontare”. Questa bella notizia è stata resa nota dal sito http://www.israele.net/