L’Artemisia è una pianta poco conosciuta ma con grandi proprietà terapeutiche. Originaria della Siberia ma diffusa anche in Italia centrale, cresce spontanea lungo i corsi d’acqua e nei terreni incolti, tanto folta da essere considerata una pianta infestante.
Conosciuta anche come assenzio selvatico, amarella, canapaccio, per la vaga somiglianza con la canapa, l’artemisia deve il suo nome alla dea Artemide, la dea della caccia, dei boschi, della verginità e dei parti, motivo per cui l’artemisia è da sempre ritenuta la pianta delle donne. Secondo la leggenda, infatti, questa pianta sarebbe stata donata dalla dea Artemide alle donne per aiutare nei parti difficile e rendere il ciclo mestruale regolare e meno doloroso, anche se, nella medicina popolare l’artemisia era vietata alle puerpere perché rendeva il latte materno sgradevole. La tradizione prevede che si intreccino corone di artemisia per ornare il capo dei giovani, allontanare gli spiriti maligni e portare gioia e fertilità ai giovani sposi. Una volta, l’inchiostro veniva temperato con succo di artemisia, per rendere la carta inattaccabile dalle tarme, poiché la parola deve durare al di là del tempo. Secondo la leggenda, una ragazza, mentre passeggiava, finì in una buca piena di serpenti. Sul fondo della buca c’era una pietra luminosa e i serpenti affamati erano condotti lì dalla Regina dei Serpenti per potersi saziare leccandola. La ragazza, per poter sopravvivere, imitò i serpenti, e, quando arrivò la primavera, questi composero coi loro corpi una scala, cosi da poter fare uscire la ragazza all’aperto. La Regina dei Serpenti, a questo punto, donò alla ragazza la capacità di capire il linguaggio delle piante. In cambio, lei non dovrà mai nominare l’artemisia. La ragazza accettò , ma, quando un giorno, sovrappensiero, rivelò il nome della pianta ad un viaggiatore, le piante smisero di parlarle. Aveva dimenticato tutto. Per questo, l’artemisia è anche denominata la “pianta dell’oblio”. Da un punto di vista fitoterapico, l’artemisia cura tutti disturbi legati al benessere femminile. Grazie alle proprietà antispasmodiche aiuta a lenire i dolori mestruali e le contrazioni del parto, inoltre, grazie all’azione emmenagoga è utile in caso di amenorrea (mancanza di ciclo mestruale) e disfunzioni ormonali. Grazie alle proprietà sedative, invece, l’artemisia è utile in caso di stress e insonnia, mentre le proprietà eupeptiche la rendono un ottimo aiuto in caso di digestione difficile e meteorismo.