Il Dolcetto è un vitigno a bacca rossa molto diffuso in tutte le Langhe, dove cresce facilmente, anche se dà il meglio di sé in collina, nei terreni misti di marna argilloso-calcarea e strati di arena calcarea, che si trovano nella zona di Dogliani.
Qui, si hanno notizie sulla produzione di vino fin dall’epoca romana, come dimostrano il ritrovamento di anfore vinarie, ora esposte al locale museo archeologico, e l’origine del nome Dogliani, che deriverebbe dal latino dolium Jani, cioè la caraffa del dio Giano: secondo la leggenda, infatti, Giano sarebbe andato sulle colline della zona, apposta per assaggiare il vino qui prodotto.
Il nome Dolcetto, invece, per alcuni è da riferirsi al termine dialettale duset, piccolo dosso o collina, anche se per i più indica semplicemente la dolcezza della polpa, caratteristica di quest’uva.
Si pensa che la varietà Dolcetto fosse coltivata a Dogliani fin dall’anno Mille, ma bisogna aspettare il 1593 per avere le prime notizie scritte; in quell’anno, infatti, un editto della Municipalità detta i tempi della vendemmia delle uve “dozzetti”, per impedirne la raccolta anticipata; curiosamente il manoscritto indica anche la pena per i trasgressori, ovvero la confisca dell’intero raccolto: una lungimiranza per tutelare la qualità del vino prodotto in zona che dovrebbe essere presa oggi come esempio dai viticoltori di molte parti d’Italia.
All’inizio del XX secolo l’uva Dolcetto viene anche utilizzata a scopo terapeutico, perché ricca di ferro, manganese e potassio.
La pianta ha foglia medio-piccola e pentalobata, grappolo lungo, di forma piramidale, alato, con acini di media grandezza, rotondi e buccia sottile e pruinosa di colore blu tendente al nero.
Tutelato con la Doc dal 1974 e con la Docg a partire dal 2005, il Dolcetto di Dogliani è un vino dal bel colore vivace, di buona struttura, piacevole frutto e concentrazione, con un caratteristico finale ammandorlato, in grado di abbinarsi a moltissime pietanze. In genere va consumato entro pochi anni dalla vendemmia e a tavole si serve a una temperatura di circa 18°; provatelo insieme a un antipasto di salumi misti, con primi piatti di pasta fresca, come tagliatelle, gnocchi, ravioli o agnolotti, con risotti a base di verdure o mantecati al formaggio, con secondi come il pollo al forno, le frittate, il bollito misto.
I produttori consigliati
Quinto Chionetti
Dogliani Docg Briccolero, 100% Dolcetto, venduto in loco a 9,50 euro.
Dogliani Docg San Luigi, 100% Dolcetto, venduto in loco a 8,50 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in azienda.
Fraz. San Luigi 44, Dogliani (CN), tel. 0173.71179,
www.chionettiquinto.com
Anna Maria Abbona
Dogliani Docg Maioli, 100% Dolcetto, venduto in loco a 10,50 euro.
Dogliani Docg Sorì dij But, 100% Dolcetto, venduto in loco a 8 euro.
Dogliani Docg San Bernardo, 100% Dolcetto, venduto in loco a 13 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in azienda.
Fraz. Moncucco 21, Farigliano (CN), tel. 0173.797228, www.annamariabbona.it
Poderi Luigi Einaudi
Dogliani Docg, 100% Dolcetto, venduto in loco a 8,10 euro.
Dogliani Superiore Docg Vigna Tecc, 100% Dolcetto, venduto in loco a 12 euro.
Dogliani Docg I Filari, 100% Dolcetto, venduto in loco a 13,50 euro.
Su prenotazione è possibile effettuare visite e degustazioni in azienda.
Per chi si volesse fermare a dormire in zona, l’azienda dispone di un raffinato relais con camere doppie a partire da 120 euro.
Borgata Gombe 31, Dogliani (CN), tel. 0173.70191, www.poderieinaudi.com
Presso la Bottega del vino di Dogliani, inoltre, si possono acquistare le etichette dei maggiori produttori; il negozio è aperto venerdì pomeriggio, sabato e domenica.
Bottega del vino di DOgliani, Piazza San Paolo 9, Dogliani (CN), tel. 0173.742260, www.ildogliani.it