La classe a volte va di pari passo con il sangue freddo. E’ stata la freddezza di un avversario (giocatore della Dnipro dal nome impossibile, non chiedetemelo, era un codice fiscale) a salvare il capitano della Dinamo Kiev travolto dal portiere durante un’uscita. Col giocatore svenuto a terra, mentre tra i compagni si seminava il panico, lui prontamente interveniva per evitare che si soffocasse con la propria lingua e si beccava pure un morso. Eroe.

Bisogna dirlo, stavolta va citato anche quel (non proprio) simpaticone di Mourinho che, con il Chelsea sotto di un gol a zero, con il raccattapalle della squadra avversaria che cincischia, allontana il suo giocatore e si avvicina al ragazzo dicendogli qualcosa all’orecchio. Diciamolo: per un attimo abbiamo temuto tutti che ne facesse una delle sue, tipo dirgli “piccolo sgorbio sbrigati a ridarci il pallone” oppure “se non ti sbrighi ti spezzo le gambe” etc etc.. Invece il gesto è stato molto delicato, da vero educatore e alla fine ha spiegato lui stesso cosa ha detto al raccattapalle: “Queste cose non si fanno, rischi di far perdere la testa ai giocatori e magari di prenderti anche un pugno”. Un signore.

Milan Chievo 3-0
Si può non parlare di questo grande calciatore? No, Ricardo (e tutto il resto di nomi) detto Kakà ha classe da vendere, guida sempre la sua squadra e non perde mai la testa, mai scorretto, mai sopra le righe, elegante. E stavolta segna pure. Ma il vero signore, l’unico, l’inimitabile è sempre lui: Clarence, l’unico che riesce ad indossare i gemelli ai polsi a bordo campo. Insuperabile.

Napoli Juve 2-0
Un signore Higuain quando viene richiamato in panchina, non gradisce la scelta del tecnico, ma la accetta per il bene della squadra. Non bello invece il gesto di Osvaldo che al contrario non accetta la sostituzione e, uscito dal campo, butta a terra la felpa. Non si fa. Ecco perché in fatto di classe il saldo è decisamente a favore del Napoli, come il risultato. Nonostante i partenopei siano allenati da un signore che ci ricorda tanto il pizzicagnolo sotto casa (che Benitez non ce ne voglia, ma non serve apparire eleganti per vincere, quindi, ben vengano le sue guanciotte rosse).

Bologna Atalanta 0-2
Ohi, ohi, il Bologna è messo male, Ballardini peggio, non si vede classe, tantomeno uno all’altezza di Signori dei tempi che furono, per non parlare dei Diamanti venduti… A nulla serve la superbarba di Moscardelli. La classe dei bergamaschi, invece, li fa ben sperare in un posto in Europa. Giustamente.

Lazio Parma 3-2
Si può essere giocatori di classe a intermittenza? Forse, per il momento Marchetti dimostra di stare solo in saldo negativo. Più che la classe poté il cuore e la rabbia. Ma tant’è… basta vincere. Più che una partita è sembrata la sagra degli svarioni, da entrambe le parti.

Sampdoria Fiorentina 0-0
Matri è bello, ha classe ma non segna; il suo allenatore, bello pure lui e sempre impeccabilmente elegante, anche se porta una tuta, dice che prima o poi si sbloccherà (soprattutto se non continuano a fischiargli fuori gioco che non ci sono). E’ rude e si fa espellere il tecnico serbo della Samp, non ha peli sulla lingua e neanche classe, ma ci fa simpatia per questo.

Torino Cagliari 2-1
Niente paura se manca la classe di Immobile, c’è pronto Cerci a sostituirlo: assist e gol per lui. E il Cagliari? Stavolta assente, non pervenuto (come Santa Maria di Leuca con le temperature del meteo).

Sassuolo Roma 0-2
Sembra sulla rampa di lancio verso il Brasile la classe di Destro che non sbaglia dopo il “furto” di Nainggolan. Ha classe l’arbitro Rizzoli quando decide di prendersi la responsabilità di non dare il rigore al Sassuolo dopo quattro minuti di cincischiamenti.

Verona Genoa 3-0
Dispiaceee (da pronunciare stile Crozza quando fa l’imitazione di Conte) per il portierino genoano che ci sta tanto simpatico, ma il Verona risorge rianimato dai gol del suo possente attaccante Toni. Duello a distanza tra lui e Gilardino: Prandelli sa chi deve prendere. E se non fosse stato per la classe del nostro capellone sempre più barbuto Perin il saldo per i liguri sarebbe stato anche più negativo. Gioia scomposta per l’allenatore Mandorlini, niente palma all’eleganza per lui, mentre ha dato dimostrazione di classe Gasperini che al termine della partita, senza cercare alibi ha detto: “abbiamo giocato male, la peggiore partita del campionato”.

Livorno Inter 2-2
Mazzarri non è che brilli proprio per signorilità.. ma non perché a bordo campo suda troppo, gli si sgualcisce tutta la camicia e il naso gli diventa rosso rosso quando s’arrabbia… è che parlare di rigori assenti da 32 giornate non fa… l’eleganza del calcio. E allora? E tutte le volte che invece non c’erano? Diceva il grande Boskov: rigore è quando arbitro fischia.
Bella ed elegante invece la capriola di Hernanes (vedi la rubrica esultanze), ma bellissimo il gol di Paulinho. Una domanda: ma Icardi e Guarin con chi giocavano?

Udinese Catania 1-0
Il numero 10 dell’Udinese non perdona e porta a casa i tre punti. Lui sì che lo porta con onore quel numero 10. Catania elegantemente messo male: non meritano l’ultimo posto.  

Restituisci il numero 10
C’è ancora bisogno di dire che continua la campagna “Honda restituisci la maglia numero 10 che non sei manco un ciao della Piaggio?” Ma l’avete vista quella palla sbagliata sabato sera? Manco io sarei riuscita a fare tanto…

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