Saltata la norma sull’assunzione dei 10 mila precari nella scuola, alla Camera è passato un emendamento che trova le risorse per finanziare l’autonomia e gli aumenti di organico dal gioco del Lotto.
Il Lotto, così come altri giochi, potranno finanziare la scuola, lo prevede un emendamento approvato dalle commissioni Attività produttive e Affari costituzionali della Camera. L’organico di insegnanti e personale ausiliario potrà aumentare con il numero degli studenti.
«Il ministero dell’Economia e delle Finanze – riporta il testo dell’emendamento – entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto verifica la possibilità di emanare misure in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate» e quindi «a decorrere dall’anno 2013 le eventuali maggiori entrate sono riassegnate allo Stato per essere destinate alle finalità di cui al presente articolo». I fondi quindi verranno reperiti attraverso modifiche al prelievo sui giochi sulla base della legge del 1996 che stanziava i fondi per i Beni culturali (Governo Prodi, Walter Veltroni ministro dei Beni culturali).
L’organico della scuola, a partire dal prossimo anno scolastico, verrà fissato ogni tre anni, sulla base della previsione dell’andamento demografico della popolazione in età scolare. Scompare quindi il riferimento ai 10 mila nuovi posti di cui si parlava ieri in una vecchia versione dell’emendamento.
Non ci saranno poi solo i professori “classici” ma anche quelli volti a combattere il bullismo. Un altro emendamento, infatti, prevede la costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, il cui organico servirà all’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali, alla prevenzione dell’abbandono e al contrasto dei fenomeni di bullismo.