“Dalla maggioranza che sostiene il Governo Letta trattamento di favore bipartisan ai notai: per la cessione dei crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, prevista dal Dl 35, occorrerà la scrittura privata autenticata dall’ufficiale rogante dell’amministrazione debitrice, che compirà l’atto gratuitamente, o dal notaio, in caso di assenza o impedimento del primo, dietro pagamento di un onorario ridotto della metà. Con buona pace della concorrenza, si escludono altre categorie professionali come gli avvocati, e si garantiscono all’esigua platea dei notai alti introiti con un prezzo imposto.”
Lo dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense in merito all’emendamento approvato al Dl 35 sullo sblocco dei pagamenti della PA.
“Se altre categorie- continua Perifano – fossero autorizzate ad autenticare la firma, tra cui appunto l’avvocatura che autentica ad esempio la procura alle liti in calce o a margine dell’atto difensivo, le aziende avrebbero la possibilità di reperire sul mercato il professionista che propone la soluzione più conveniente in termini di rapporto prezzo/qualità. Da tempo evidenziamo la necessità di procedere ad un corposo riordino delle competenze del comparto giuridico – economico, allargando anche ad altri professionisti del settore competenze che oggi, del tutto ingiustificatamente, sono riservate ai notai, ma non solo.”
“Non è un caso – conclude Perifano – che il reddito medio dei 4500 notai è di circa 600.000 euro l’anno, mentre il reddito medio dei 240.000 avvocati è di circa 35.000 euro l’anno,e registra un drastico calo.”