Meno male che la settimana parlamentare è stata molto poco attiva, causa elezioni europee. Anzi no, era meglio se stavano dentro ai palazzi a strillarsi addosso senza tediarci con tribune politiche e comizi elettorali.
Mentre fuori i leader si insultavano l’un l’altro amabilmente, dentro le stanze dei palazzi se ne dicevano di tutti i colori. Sembrava non esserci materiale per il diario di questa settimana e invece…
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AULA
L’unico provvedimento approvato da Montecitorio è stato il decreto casa, che contiene anche le disposizioni per Expo 2015. Mettetevi comodi, di seguito solo alcune delle chicche che sono state dette in Aula.
L’unica parola buona è stata usata da Daniele Farina (Sel) che magari però poteva essere anche un po’ più chiaro per dire che Expo non è solo corruzione e che ci sono tante anime, da singoli soggetti a gruppi fino ad arrivare alle associazioni che stanno lavorando per un modello di agroindustria più equo e solidale, solo che lo ha detto così: “non credo che noi facciamo un buon favore all’Expo diffusa o a quello che rappresenta o ai concetti che la significano se facciamo confusione tra il piano delle opere di Expo, il piano della corruzione e quel conflitto politico-culturale che vi è tra modelli agroindustriali completamente diversi, contro le multinazionali della modificazione genetica, contro un certo modello di agroindustria che tende a cancellare le differenze e la biodiversità. Ecco perché credo che, su questo terreno, anche in forma conflittuale, intorno ad Expo cresceranno molte cose, e non serve questo meccanismo artato di confusione, che, secondo me, non porta nulla, né nel contrasto e nel controllo ai meccanismi di corruttela che abbiamo oggi di fronte agli occhi, né a quei movimenti che provano a costruire dentro e contro quella manifestazione un’alternativa“.
Ma non era più facile dire: “facciamo chiarezza: Expo non è solo corruzione, anzi, è anche un tentativo di creare un modello di agroindustria più solidale libero dagli interessi delle multinazionali e il Movimento 5 stelle farebbe bene a non creare ulteriore confusione” ??
Errore da segno blu. All’onorevole Ettore Rosato: il plurale di grido è grida, non si dice “si caratterizza per dei gridi continui al di là dei contenuti”; possiamo essere d’accordo sul contenuto, ma la forma proprio non va. Soprattutto se l’intervento prosegue con ” il collega De Rosa è noto per l’uso sconnesso della sua lingua che, evidentemente è scarsamente collegata al cervello”.
Prosegue il deputato di Scelta Civica, Mariano Rabino: “Se voglio andare a vedere uno spettacolo di Grillo, pago il biglietto! In questo Parlamento chiedo a quest’Aula e ai colleghi di rifiutare, e all’Ufficio di Presidenza di non tollerare più questo spettacolo permanente, questo show, questa gazzarra e questa cagnara, dove l’unico pensiero che viene, crescente, a me e agli italiani, è che i deputati del MoVimento 5 Stelle – che non hanno fatto un giorno della loro vita il consigliere comunale, il consigliere provinciale, il consigliere regionale ! – non sanno qual è la vita reale della gente e si fanno eterodirigere da uno show man cabarettista. Basta”
Bene, anche in questo caso potremmo essere d’accordo nel merito, ma che significa farsi eterodirigere??
Comunque il deputato M5S Alessandro Di Battista ha ribattuto molto carinamente: avete percentuali da prefisso telefonico, siete arrivati, perché politicamente siete, come lo è stato Monti, una emerita nullità”. Evviva la dialettica politica.
Però lo slogan tirato fuori da Alberto Zolezzi (M5S) è carino: Expo, nutriamoli attraverso le sbarre. Crozza ringrazia e sicuramente citerà.
Va assolutamente citata Serena Pellegrino (Sel) con la sua proposta di Ordine del giorno più che ragionevole: “Chiediamo però con questo ordine del giorno al Governo che si impegni ad adottare le opportune iniziative volte a limitare la legislazione d’urgenza e il conseguente troppo frequente ricorso a norme di rango primario e ad atti amministrativi aventi forza derogatoria nei confronti di molte leggi dello Stato (…) L’Expo sono dieci anni che sappiamo che deve essere fatta e che i cantieri dovevano partire”. Morale: sappiamo da almeno un decennio che Expo doveva essere fatta, perché ci siamo ridotti all’ultimo momento con deroghe e decreti? Non fa una piega, infatti è stato respinto!
SENATO
A Palazzo Madama non si sono svolte sedute di Assemblea, solo le commissioni riunite Bilancio e Finanze hanno continuato l’esame del decreto bonus Irpef. Presentati gli emendamenti, la prossima settimana la votazione, sulla scia dei risultati elettorali… Chissà che ne sarà (di noi ovviamente).