Originaria dell’Asia Meridionale, la curcuma cresce spontanea in climi tropicali. Il colore giallo ocra si mantiene inalterato nel tempo, per questo motivo viene largamente utilizzata come colorante di molti alimenti, come formaggio o mostarda.
Per secoli è stata impiegata nella cucina medio-orientale. La curcuma è, infatti, l’ingrediente principale del famoso curry utilizzato in diverse ricette. In India, la polvere di curcuma è la base del masala, a cui dà il caratteristico colore giallo intenso, in Nepal si usa per cucinare il momos (gnocchi a base di carne), in Thailandia il kaeng tai pla (curry con gamberi e pesce). Il nome deriva dalla lingua persiana-indiana e precisamente dalla parola Kour Koum, che significa “zafferano“, infatti la curcuma è anche nota col nome di Zafferano delle Indie. Da sempre considerata pianta benaugurante, con il suo colore giallo come il sole, in alcune regioni indiane, ancora oggi, le giovani spose si tingono i capelli, con la famosa polvere gialla. I primi riferimenti sull’uso della curcuma sembra derivino dai Vedas indiani che la chiamavano “distruttore della febbre”, “amata dalle donne”, “auspicio”.
Si ritiene che il suo uso si sia diffuso in Cina prima del VII sec. Marco Polo ne descrisse alcune proprietà nel 1280 definendola “un frutto che assomiglia allo zafferano, benché non sia alcunchè di tale sorta”. La curcuma sembra sia stata introdotta nella medicina europea dagli Olandesi che la importarono dalle Indie orientali..Oltre ai noti usi culinari, la curcuma è molto importante anche da un punto di vista fitoterapico.
Nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica viene usata per combattere i processi infiammatori all’interno dell’organismo. Oltre ad essere un potente antiossidante e antinfiammatorio, in grado di contrastare l’insorgenza di radicali liberi e favorire la rigenerazione neuronale (ad esempio in presenza di morbo di Alzheimer) la curcuma svolge anche un’azione protettiva su fegato e pancreas. E’ un eccellente antinfiammatorio utile in caso di dolori articolari e artriti. A livello topico svolge un’azione cicatrizzante, utile in caso di ferite, scottature e punture d’insetto. Una delle proprietà più sorprendenti della curcuma è l’effetto antitumorale.
Questa preziosa pianta, infatti, contrasta l’insorgere della leucemia e di ben otto tipi di tumore che colpiscono colon, prostata, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni e mammelle. La validità di questa teoria, tramandata da secoli dalla tradizione popolare, è confermata da nuove teorie mediche e da un dato reale: in India e più in generale in Asia (il continente dove si consuma più curcuma in assoluto), l’incidenza dei tumori è molto più bassa rispetto al resto del mondo.