E’ la tecnologia bellezza. Avere un premier sempre connesso significa pure “incontrarlo” su twitter per chiedergli qualche chiarimento.
E’ quello che ha fatto il direttore de La Stampa, Mario Calabresi, a proposito della posizione italiana nei confronti della crisi in Ucraina.
Batti e ribatti tra Gianni Riotta, Mario Calabresi e Matteo Renzi che alla fine sbotta e scrive: “Ma seguire i comunicati stampa ufficiali del Governo, no? Quella è la posizione dell’Italia”.
Gianni Riotta poco prima aveva twittato: “fonti dirette di Palazzo Chigi confermano adesso che terremo posizione tedesca senza rompere Ue”; Mario Calabresi che rilanciava e chiedeva al premier: “ma quindi, noi siamo contrari al boicottaggio del G8 proposto dagli americani?”. Quindi il rimando di Renzi al sito di Palazzo Chigi.
Con la speranza di contribuire alla chiarezza, di seguito la dichiarazione ufficiale dei capi di Stato e di Governo del G7 che il governo italiano ha sottoscritto:
“Noi, i leader di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, il Presidente della Commissione Europea ed il Presidente del Consiglio Europeo, ci uniamo oggi nel condannare la chiara violazione da parte della Federazione Russa della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, in contravvenzione agli obblighi russi originanti dalla Carta delle Nazioni Unite e dall’accordo russo con l’Ucraina del 1997 sulle basi. Ci appelliamo alla Russia perché affronti qualsiasi preoccupazione corrente di sicurezza o in tema di diritti umani, rivolta all’Ucraina, attraverso negoziati diretti, e/o attraverso osservatori internazionali o la mediazione sotto gli auspici delle Nazioni Unite o dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Siamo pronti ad assistere tali sforzi.
Ci appelliamo inoltre alle parti coinvolte perché si comportino con il massimo grado di autodisciplina e di responsabilità affinchè diminuisca la tensione.
Notiamo inoltre che le azioni russe in Ucraina contravvengono ai principi ed ai valori sulla base dei quali G7 e G8 operano. In tale quadro, abbiamo deciso per il momento di sospendere la nostra partecipazione a qualsiasi attività associata alla preparazione del programmato Vertice G8 di Sochi a giugno, sino a che la situazione torni a consentire al G8 di dialogare produttivamente.
Siamo uniti nel sostenere la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, ed il suo diritto a scegliere il proprio futuro. Ci impegniamo a supportare l’Ucraina nei propri sforzi di ripristinare la stabilità, l’unità ed il benessere politico ed economico del Paese. A tal fine, sosterremo il lavoro svolto dall’Ucraina con il Fondo Monetario Internazionale, per negoziare un nuovo programma ed implementare le necessarie riforme. L’appoggio dell’FMI avrà inoltre importanza critica nel rendere disponibile assistenza aggiuntiva da parte di Banca Mondiale, altre Istituzioni Finanziarie Internazionali, Unione Europea e fonti bilaterali”.
La questione si chiude con il direttore Calabresi che twitta: “prima le agenzie parlavano di un’Italia che a Bruxelles era contraria al blocco dei lavori del G8 a Sochi, ora la nota del governo è diversa”.
Che a Bruxelles si siano inventato tutto?
Arriva allora ulteriore chiarimento del direttore della Stampa: “A Palazzo Chigi spiegano che l’Italia condivide gli sforzi tedeschi per il dialogo ma non romperà mai il fronte del G7”.