Il Cosplay, una passione alla portata di tutti?
Dalle fiere di settore, ai festival dei fumetti (LuccaComics, Vicomix, ComixPark, …), la presenza di personaggi mascherati è, ogni mese che passa, sempre più massiccia: abiti sontuosi ed elaboratissimi, sciabole, pistole e spade, cappelli e scarpe: dietro i sartoriali, le armature e i props, vi sono mesi e mesi di ricerche dei materiali, di tentativi di composizione, di errori ed insuccessi. Ma i risultati, quando arrivano, sono sempre piuttosto notevoli; in alcuni casi, i costumi integrano anche componenti elettroniche o materiali particolari.
Ma quali sono i Cosplayer riconosciuti a livello internazionale? Quali sono i costumi che portano in scena regolarmente?
Le migliaia di appassionati Cosplayer, ragazze e ragazzi, oltre a partecipare ad ogni evento, vicino o lontano da casa, mostrano i loro costumi e le loro esibizioni sui profili Instagram, sulle pagine Facebook e con video postati su Youtube. Alcuni di loro, grazie all’effetto virale dei social, alla notorietà acquisita sul web e alla partecipazione di successo a diversi eventi, diventano dei simboli, degli idoli cui ispirarsi prima di approntare il proprio personaggio Cosplay.
Quando poi ad indossare i costumi sono personaggi dello spettacolo, come modelle e modelli o doppiatori di film e video giochi, la notorietà dell’interpretazione è ancor più a portata di mano.
Si parla in questo caso di persone che fanno del Cosplay la loro vita: personaggi come Linda Le, ad esempio, partecipano a 40 eventi l’anno e riescono ad incrociare questa passione con attività come sfilate di moda o attività lavorative estremamente flessibili (è il caso, ad esempio, di Leon Chiro, professione personal trainer, uno dei pochissimi italiani noto a livello internazionale).
Personaggi e interpreti femminili
Dato che i Cosplayer quasi sempre autoproducono i propri costumi, una delle ragazze più abili da questo punto di vista è sicuramente Andy Rae. Si tratta di una costume designer canadese, particolarmente abile nella realizzazione di armature con materiali termoplastici. Le sue capacità artigianali sono confermate dal numero di premi vinti nel giro di pochissimo tempo. Tra i suoi costumi più riusciti, vi è sicuramente Paladin, ispirata al personaggio di World of Warcraft.
Chi conosce Mass Effect, la trilogia di videogiochi action della BioWare, conosce anche il comandante Shepard, incaricato di salvare l’Alleanza dei Sistemi nella guerra intergalattica del XXII secolo. Nonostante l’aspetto fisico del personaggio principale sia ispirato a quello del modello olandese Mark Vanderloo, nel video giochi esiste anche la versione femminile. E la migliore interpretazione di Jane Shepard è sicuramente quella della modella russa Anna Ormeli, la quale ha all’attivo anche l’esibizione nei panni di Elizabeth Comstock, di Bioshock Infinite, gioco della Irrational Games.
Parlando di Cosplayer al femminile, non si possono non citare le interpretazioni di Yaya Han, tra cui Enira, da Lineage 2. La CNN la considera il più influente membro della comunità sin dal 1999: è promotrice del corsetto femminile con il Facehugger di Alien, realizzato da Carlos Branchard; è al centro di una querelle con un’altra Cosplayer, la modella americana Jessica Nigri (anche se alcune fonti sostengono si tratti di una farsa ad hoc, pensata dalle due, in realtà amiche, per attirare ulteriormente l’attenzione su di loro); è stata giudice e ambasciatrice del settore Cosplay nel programma di fantascienza Heroes of Cosplay; ha una propria linea di moda; si fa, infine, notare anche per gesti di generosità, come quando donò in beneficienza il ricavato del suo calendario a vantaggio dei soccorsi nelle zone colpite dallo Tsunami del 2011.
Personaggi e interpreti maschili
Di Leon Chiro, romano visto ai contest nei panni, tra gli altri, di Draven della League of Legend, è già stato detto.
Carlos Blanchard, artista americano, ha un’attenzione maniacale al dettaglio e riesce a produrre costumi di elevata qualità. Come nel caso della famosa armatura di Batman in chiave medievale.
Un altro costumista e interprete dotato di una particolare abilità e pazienza è senza ombra di dubbio Steven K. Smith Props. Ha trasferito la sua passione, che si trascina sin da piccolissimo, per i videogiochi al Cosplay, al punto da divenire un trampolino di lancio dei games. Ispirandosi a Borderlands, ha realizzato la maschera dei banditi Psycho e la Buzz Axe, l’arma da combattimento ravvicinato impiegata da Krieg.
Non tutti riescono (o vogliono) fare del Cosplay il loro lavoro. È il caso di Andrea Vesnaver, tecnico elettronico triestino, e Massimo Barbera, torinese, ingegnere del ramo infotainment, i quali però hanno messo la loro capacità professionale a servizio della passione. Notevole, da questo punto di vista, la realizzazione delle maschere di Mazinkaiser e Ufo Robot Grendizer.