Rafforzare il contrasto penale alla corruzione pubblica e privata. Il ministro Severino ha presentato il suo emendamento, ma la discussione davanti alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera non si preannuncia veloce.
Il testo (leggibile tra i documenti correlati insieme alla motivazione) riporta le modifiche al Ddl contenente Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione, già approvato dal Senato.
L’intento è quello «di circoscrivere la concussione alle sole ipotesi in cui la condotta abusiva abbia determinato una costrizione in capo al privato limitando la soggettività attiva e la conseguente punibilità al pubblico ufficiale in quanto titolare dei poteri autoritativi».
La pena per il reato di corruzione nell’esercizio di una funzione pubblica sarà da uno a cinque anni, anziché da due a quattro. Il termine per la presentazione dei subemendamenti scadrà venerdì 4 maggio (vigilia delle amministrative) mentre una nuova convocazione non ci sarà prima di martedì 8 maggio.
Sul web intanto imperversano le proposte di modifica: eliminare per questi reati la prescrizione, aggiungere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, restituzione del maltolto, togliere vitalizi ed emolumenti vari.
Le proposte di pene accessorie sono tante, si accettano suggerimenti, anche se il Parlamento dovrà poi verificarne la reale attuazione.

Emendamento Severino

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