Secondo lo studio di piazza Cavour, «l’intervento legislativo presenta un modesto carattere innovativo» e addirittura denuncia una «vera e propria privatizzazione della tutela che appare difficilmente coincidere con gli obiettivi degli strumenti internazionali che erano quelli della repressione tout court della corruzione privata in quanto minaccia per la stabilità e la sicurezza sociali».
L’ufficio studi della Cassazione in ventuno pagine (leggibili in allegato) affermano che le norme approvate alla fine di ottobre sulla corruzione rischiano di creare enormi problemi di interpretazione.
A partire dall’accertamento del nuovo reato di corruzione tra privati che creerà problemi, al reato di traffico di influenze illecite che sanziona condotte del tutto lecite in altri paesi europei e non sanziona invece quelli illeciti e più ricorrenti.
Ma la parte più criticata è proprio la rimodulazione del reato di concussione, quello che doveva rappresentare la vera svolta, dal momento che riguarda uno dei reati più gravi contro la Pubblica amministrazione.
Un passo avanti o indietro?