Indagine dell’Osservatorio SuperMoney: i giovani hanno pochi soldi sui conti online, utilizzano i servizi di base rinunciando ai costi extra.
In tempi di crisi è importante risparmiare ovunque possibile, a partire proprio dal conto corrente. Per evitare di spendere troppi soldi in canone e spese di gestione, occorre scegliere un conto particolarmente vantaggioso. Il modo migliore per fare ciò consiste nel confrontare i vari conti correnti offerti dalle banche, valutandone per ciascuno costi e condizioni del servizio. Così facendo, potremo acquisire una panoramica completa di ciò che il mercato offre, riuscendo quindi a compiere una scelta davvero consapevole e vantaggiosa.
Dalla ricerca effettuata dall’Osservatorio SuperMoney, portale accreditato Agcom per il confronto dei migliori conti correnti, emerge però un dato significativo che riguarda la capacità di spesa degli italiani e, in particolare, dei giovani al di sotto dei 35 anni. Su un campione di 10 mila utenti che a partire dall’inizio dell’anno hanno consultato il portale per un confronto sui conti online, si scopre che la giacenza media è di 4.788,47 euro e che il 27% non raggiunge nemmeno i mille euro.
Oltre ad avere pochi soldi sul conto di CheBanca, Fineco o altri istituti, i giovani under 35 hanno anche una bassa operatività. Il 54,41% di essi, infatti, utilizza unicamente i servizi bancari di base (prelievi e bonifici) rinunciando ai costi extra come quelli per la carta di credito. A spiegare il dato è l’Amministratore Delegato di SuperMoney, Andrea Manfredi, che commenta: “I dati su under 35 e conti correnti purtroppo non ci sorprendono. Come si potrebbe, del resto, richiedere una carta di credito se non si può offrire alla banca alcuna garanzia sul proprio reddito?”
Dai dati dell’Osservatorio si scopre che la situazione è differente da regione a regione. I conti correnti più ricchi appartengono ai giovani delle Marche, con una media di 6.644,03 euro e il primato dei conti correnti più esigui, oltre al Molise (giacenza media di 1.632,36), spetta alla regione Sardegna, dove il 37,10% degli under 35 sono titolari di conti correnti inferiori a mille euro.
“Già la nostra ricerca di aprile aveva fotografato una situazione difficile per gli italiani, costretti ad attingere ai propri risparmi per le spese quotidiane. Abbiamo voluto tuttavia concentrarci sui giovani, rispetto ai quali tanto si dice e poco si fa. Forse sarebbe ora di rimettere mano seriamente alle politiche del lavoro: allora sì, che i conti correnti di giovani e meno giovani tornerebbero a ispirare sicurezza”, ha concluso Manfredi.