Il consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’Associazione nazionale avvocati italiani stabilendo la sospensione del regolamento per le elezioni dei Consigli degli Ordini degli Avvocati di tutta Italia.
Nella motivazione del provvedimento (vedi documento allegato) i giudici di Palazzo Spada dichiarano che il limite di voti (due terzi) di cui all’art. 28 comma 3 della legge n. 247/2012 sia da considerarsi invalicabile, fermo restando la possibilità di prevedere, entro lo stesso confine (dei due terzi), modi di espressione delle preferenze ulteriori tese a salvaguardare la maggioranza di genere.
«È evidente che le maggioranze di genere (già tutelate dalla legge) possono essere rafforzate solo nell’ambito della votazione limitata ai due terzi» ha dichiarato il presidente Anai Maurizio De Tilla.
L’ANAI si dichiara soddisfatta in quanto ha sempre sostenuto che il rinnovamento delle rappresentanze si basa sul pluralismo e sulla democrazia trasparente e non egemone.
Il presidente De Tilla offre anche la soluzione: «Nell’attesa che decida il TAR Lazio gli Ordini forensi possono proseguire nelle elezioni limitando ai due terzi il voto da esprimere dagli iscritti. Sarebbe questa una linea di moderazione e di puntuale accettazione del principio di rispetto delle minoranze.».
Consiglio di Stato, ordinanza 735 depositata il 18 febbraio 2015