Che si navighi per svago, oppure per necessità lavorative, o ancora per chiamare i parenti lontani con i programmi di video chiamate, oggi avere una connessione internet veloce è una vera e propria necessità. Per dotarsene senza spendere una fortuna è indispensabile prendersi il tempo necessario per confrontare attentamente le varie offerte proposte dagli operatori di telefonia fissa, assicurandosi di valutarne bene vantaggi e svantaggi. Se necessario ci si può servire di un comparatore online per mettere i prodotti Infostrada a confronto con quelli Teletu, Telecom Italia, ecc., in modo più rapido ed efficace: con le varie offerte esposte in modo chiaro e in ordine di convenienza, trovare la tariffa su misura in base alle nostre esigenze ed abitudini richiederà soltanto pochi minuti.
Nonostante gli Italiani che si adoperino per individuare una buona tariffa ADSL siano sempre di più, la maggior parte di loro desidera anche avere la possibilità di connettersi alla rete sempre e in ogni luogo. Negli ultimi anni è stato infatti rilevato che oltre il 90% degli abitanti del Bel Paese cerca luoghi con wifi aperti al pubblico (bar, caffè, ristoranti, negozi, biblioteche). Lo ha confermato anche lo studio Connected Life Market Watch effettuato da Cisco Consulting Services, che si è concentrato sulle abitudini degli utenti di telefonia mobile in Italia e su quello dei cellulari, delle applicazioni e delle tecnologie sempre legate al mobile.
Sono stati intervistati 620 utenti dotati di una connessione internet a banda larga (almeno adsl) e possessori di almeno un cellulare di ultima generazione, che vivono sia in aree urbane sia non urbane, di diverse età ed estrazione sociale.
Veniamo ai risultati: ogni italiano possiede in media tre dispositivi e oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare un portatile ed il 73,5% usa lo smartphone. Ancora, il 35,6% possiede un tablet e un’alta percentuale di intervistati ha detto di essere hi-tech con smartphone, ereader, tablet ecc.
L’80% dei dispositivi ha capacità di connessione wi-fi e il 90% degli smartphone è abilitato al wireless.È interessante il fatto che in una settimana tipo, più del 70% degli intervistati preferisce il wi-fi per collegare i propri dispositivi mobili. Magari davanti a una buona tazza di caffè al bar.
E le chiamate? Sono ancora effettuate tramite una connessione mobile cellulare, ma non sempre: il 41% degli intervistati utilizza infatti altri strumenti quando è connesso alla rete wi-fi, che è inoltre preferito per altre applicazioni di comunicazione come i social media dal 27%.
Un dato da sottolineare è che quasi la metà degli intervistati usa il proprio smartphone esclusivamente con una connessione wi-fi domestica e la percentuale sale al 74% per gli utilizzatori di tablet. Si cala drasticamente se facciamo invece riferimento ai luoghi di lavoro (17% e 36%).
Sono sempre tanti gli utenti che usano i propri dispositivi mobili in posizioni dove è disponibile una connessione wi-fi. Oltre il 90% degli intervistati ricerca intenzionalmente una connessione wireless ed è disponibile ad attendere per accedere a questo tipo di servizio spesso gratuito.
Il fenomeno del wi-fi pubblico diventa una parte rilevante della vita mobile con il 68% degli intervistati che utilizza gli hotspot disponibili in ristoranti, negozi, caffè, biblioteche, sedi per eventi, con il 45% degli intervistati che li utilizza almeno settimanalmente e in sessioni più lunghe di 30 minuti nel 40% dei casi.
Spesso per collegarsi è sufficiente richiedere una password, che a volte ci viene data appena raggiunto il luogo, il 44% degli intervistati ha infatti dichiarato di non dover far nulla (o magari solo la prima volta) per collegarsi alla rete wi-fi, e questo auspica una sempre maggiore introduzione di hotspot pubblici.
Gaetano Pellegrino, senior manager Cisco Consulting Services ha dichiarato: “La nostra ricerca mostra che il rapporto tra Lte e wi-fi è molto più complesso di questa visione dicotomica. Le due tecnologie in realtà sembrano essere complementari e sinergiche”
“Ma un dato ancor più interessante” prosegue Pellegrino “è che se restringiamo il campione agli utenti che sono migrati verso l’Lte allora registriamo un incremento del 37% sull’utilizzo di Internet e dati in mobilità e parallelamente un incremento del 17% sull’uso del wi-fi. Si tratta quindi di una win-win strategy, anche se c’è ancora molto da fare per il Wi-Fi pubblico con particolare riferimento alla copertura e alla qualità”.