Nell’anno appena trascorso le Pmi hanno sofferto una congiuntura ancora prevalentemente in recessione. È, dunque, rinviata al 2016 la ripresa dell’economia nell’area a nord di Napoli. È questa l’opinione di un campione di quasi 200 commercialisti iscritti all’Odcec Napoli Nord, rilevata attraverso una ricerca del Centro Studi dell’Ordine.
Le Pmi locali, secondo i principali risultati della ricerca, soffrono in modo particolare la burocrazia e la pressione tributaria locale. La prima è considerata un problema “molto grave” per il 54% del campione. Altro aspetto rilevante, tra gli ostacoli allo sviluppo delle PMI locali, che emerge dall’indagine è il livello elevato delle tasse locali che secondo il 45% del campione è un ostacolo “molto grave”. Meno gravi, ma pur sempre significativi, sono considerati gli altri ostacoli allo sviluppo, tra cui il sistema bancario (molto grave per il 33%), la criminalità organizzata (“molto grave” per il 33%), la scarsa cultura imprenditoriale (“molto grave” per 28%) e le infrastrutture (“molto grave” per il 25%). Altro aspetto rilevante che emerge dalla ricerca è l’aumento della pressione fiscale complessiva percepita dalle PMI locali, avvertito dal 64% del campione, mentre per il 65% i costi della burocrazia sono aumentati nel 2015.
L’anno appena trascorso non è stato, dunque, un anno positivo per l’economia locale e, soprattutto, per le PMI. Ciò è aggravato, secondo l’opinione dei commercialisti dall’aumento del grado di compliance generale, cioè dall’aumento del grado di adesione volontaria alla normativa fiscale indotto dall’evoluzione normativa del fisco e dal sistema di controlli sempre più stringente. Interpellati sul punto dalla ricerca del Centro Studi, i commercialisti che hanno formato il campione oggetto dell’indagine hanno dichiarato in prevalenza come il grado di compliance fiscale nel 2015 sia aumentato rispetto all’11% che ha dichiarato una diminuzione. È anche questo un elemento chiave della percezione di una pressione fiscale in aumento nonostante le agevolazioni fiscali e contributive introdotte dal governo nel corso del 2015.
I Commercialisti di Napoli Nord, avvertono i pericoli di una ripresa lontana e difficile e comprendono quanto sia importante occuparsi più da vicino dello sviluppo delle Pmi locali. Secondo il 49% del campione, il futuro della professione è nella consulenza aziendale.
La ricerca sarà presentata domani, venerdì 4 marzo alle ore 15,00, nell’ambito del convegno “La professione, il mercato e le PMI: i Commercialisti al servizio dello sviluppo” che si terrà presso la sede dell’Ordine ad Aversa (via Diaz 89). Alla presentazione della ricerca interverranno Amedeo Lepore, assessore regionale alle attività produttive, Susanna Moccia e Antonio Nappa rispettivamente presidente dei giovani industriali della provincia di Napoli e di Caserta e il professor Salvatore Striano.
“E’ un chiaro segnale di disponibilità al cambiamento e alla crescita professionale della categoria – ha dichiarato Antonio Tuccillo, presidente dell’Ordine di Napoli Nord nel commentare i risultati della ricerca. Il territorio di Napoli Nord ha un tessuto di PMI, soprattutto manifatturiere, in grado di fornire al Pil regionale e all’occupazione un contributo determinante. I commercialisti di Napoli Nord, come dimostrano i dati della ricerca, non si sottraggono alla sfida e desiderano accompagnare le imprese sul terreno della crescita e dello sviluppo aziendale”.
“L’economia locale sta attraversando un periodo di profonda trasformazione – ha aggiunto Bruno Miele, vicepresidente dell’Ordine. Molte aziende sono sottoposte a processi di riorganizzazione importanti e i Commercialisti sono chiamati a un nuovo impegno professionale. Con il Centro Studi e con questa prima ricerca, l’Ordine di Napoli Nord ha deciso di investire nello studio e nella conoscenza dei problemi locali e delle soluzioni che possono essere approntate. Il tema della consulenza aziendale è sempre più centrale nello sviluppo della professione di Commercialista”.
“L’economia italiana è uscita dalla recessione nel 2015 – commenta Tommaso Di Nardo, responsabile del Centro Studi e coordinatore della ricerca – ma la ripresa non si è ancora consolidata e gli stimoli alla crescita delle Pmi non si sono ancora trasmessi alle regioni meridionali. Ci aspettiamo una ripresa più vistosa nel corso del 2016, ma nello stesso tempo siamo preoccupati per la tenuta del mercato da parte di molte Pmi locali che sopportano diseconomie ambientali molto superiori alla media nazionale. I Commercialisti possono svolgere un ruolo importante di accompagnamento delle imprese e degli imprenditori verso la crescita e lo sviluppo aziendale, ma serve un maggiore confronto con le istituzioni per approntare soluzioni innovative allo sviluppo che vadano oltre la finanza agevolata e puntino con decisione verso la crescita della cultura imprenditoriale e dell’imprenditorialità locale con particolare riguardo proprio al ruolo che il pubblico deve svolgere in tal senso”.