La scelta del consulente fiscale per un’azienda va ponderata con cura e attenzione: il consiglio arriva dagli esperti di Del Fiume Associati, studio commercialista Roma che mette a disposizione dei propri clienti competenza e affidabilità per un vasto assortimento di servizi. Proprio loro ci hanno fornito alcuni suggerimenti da seguire per individuare il giusto consulente in ambito fiscale.
Qual è il punto di partenza della decisione che si deve prendere?
Il nostro consiglio è, prima di tutto, quello di identificare con chiarezza le ragioni per le quali il business che si gestisce necessita di un commercialista. È fondamentale, infatti, avere un’idea chiara dei bisogni che l’impresa deve soddisfare: solo sapendo a che cosa servirà il commercialista è possibile definire i parametri di selezione più appropriati. L’importante è tener presente che il commercialista non è solo il professionista che segnala quando è il momento di pagare le tasse o che si occupa di tenere la contabilità: insomma, deve essere considerato un vero e proprio collaboratore, in grado di fare la differenza. Proprio per questo va scelto dopo una lunga riflessione, come si farebbe se ci si trovasse nella condizione di dover assumere un nuovo CEO o di dover trovare un nuovo socio.
Può essere utile il passaparola?
Decisamente sì: anzi, è davvero auspicabile poter contare sulle raccomandazioni e sui suggerimenti di altri professionisti o di imprenditori che lavorano nello stesso settore. Può essere utile comprendere in che modo la concorrenza si relaziona con le figure dei commercialisti, tenendo comunque presente che ogni azienda ha esigenze specifiche. Nel caso in cui ci si affidi a uno studio di grandi dimensioni è possibile ottenere consigli preziosi, mentre non va sottovalutato il supporto che può essere fornito dalle associazioni di categoria. Infine, un ultimo punto di riferimento che merita di essere considerato è l’Ordine dei dottori commercialisti della città in cui si opera. Insomma, le fonti di informazioni non mancano di certo.
Quali sono le domande che ci si dovrebbe porre prima di giungere a una decisione definitiva?
Occorre chiedersi che tipo di rapporto di lavoro si intende instaurare con il commercialista, ma al tempo stesso non bisogna aver paura di chiedere delucidazioni anche ai professionisti con cui si entra in contatto. Ognuno di essi, per esempio, dovrebbe chiarire con precisione e trasparenza la propria struttura tariffaria e illustrare che tipo di approccio adotta nei confronti della clientela. In seguito, ci si dovrà preoccupare di capire chi sarà il referente a cui rivolgersi e se sarà la stessa persona a gestire le pratiche ordinarie.
Immaginiamo che sia importante anche verificare la competenza del commercialista nel settore in cui si opera.
Sì, ipotizzando di avere un colloquio conoscitivo con un professionista della consulenza fiscale è molto importante appurare che il commercialista con cui si sta dialogando abbia ben capito quali sono le necessità che dovranno essere assecondate.
Conta la reputazione?
Ovviamente: un bravo imprenditore non si può dimenticare di controllare le referenze dei commercialisti che prende in considerazione. Informazioni e notizie in proposito possono essere trovate su Internet, ma vale la pena anche di verificare il portfolio clienti e di accertarsi che le tariffe richieste siano in linea con il budget che si è disposti a investire. Un commercialista è destinato a diventare un collaboratore di fiducia: tra le doti da valutare ci sono anche l’abilità comunicativa e la chiarezza. In presenza di problemi da risolvere, infatti, è indispensabile capire che cosa si può fare e come lo si può fare, avendo la piena consapevolezza degli strumenti di cui servirsi per far crescere il proprio business nel corso del tempo.