Una delle soluzioni migliori per ridurre le bollette di luce e gas è isolare la casa. Una casa isolata, infatti, permette di mantenere un livello di temperatura stabile nell’arco della giornata.
In questo modo sarà possibile ridurre l’uso dei termosifoni nei mesi freddi e mantenere una temperatura più fresca d’estate anche senza condizionatori.
L’intervento più efficace è la coibentazione del tetto. Fra tutte le superfici della casa, infatti, il tetto è sicuramente quella più esposta a variazioni climatiche e passa da temperature sotto zero in inverno fino anche a 90 gradi d’estate. Isolare il tetto è un intervento rapido ed efficace, che porta benefici sensibili fin da subito.
Le altre superfici maggiormente esposte al clima sono naturalmente i muri. Grazie a tecniche come l’insufflaggio a secco, anche isolare le pareti esterne è diventata un’operazione piuttosto veloce, realizzabile in una sola giornata di lavoro.
Questi semplici interventi permettono un sensibile risparmio nei consumi, che giustifica abbondantemente la spesa da sostenere.
L’isolazione del tetto e dei muri, come detto, è l’intervento più efficace. Si calcola che il risparmio effettivo sulle spese di riscaldamento arrivi al 40-50%. Questo, assieme al beneficio fiscale degli interventi di ristrutturazione, permette di rientrare interamente nella spesa in meno di 5 anni (2-3 per il tetto, 3-4 per i muri).
Senza contare il sensibile miglioramento della qualità di vita!
Tecniche di isolamento
Ci sono varie tecniche per isolare la casa:
Fibra di cellulosa: è un materiale ecologico, veloce da applicare e che non sporca! Ecologico perché ricavato dalla carta dei vecchi giornali (con l’aggiunta di alcune componenti ignifughe, antimuffa e anti parassiti). Veloce da applicare perchè generalmente richiede un solo giorno di lavoro per essere installato. Inoltre non sporca perché è insufflato direttamente nelle intercapedini dei muri.
Nano cappotto: un’alternativa necessaria in mancanza di intercapedini nei muri è il nano cappotto. Questo è un’evoluzione del cappotto termico tradizionale, assai più ingombrante. L’idea alla base di entrambi è la stessa: non potendo usufruire di intercapedini nei muri si applica un materiale isolante direttamente sopra le pareti. Il materiale può essere di vario tipo, dal legno al sughero, dalla resina alla lana minerale. Il nano cappotto aggiunge alle pareti uno spessore di 3-4 mm, permettendo un eccellente isolamento senza dover sacrificare gli spazi.
A differenza del tradizionale cappotto, il nano cappotto è estremamente traspirante, e questo favorisce la convezione riducendo la possibilità che si crei condensa. Sempre rispetto al cappotto tradizionale, inoltre, il nano cappotto è decisamente più duraturo e meno esposto al rischio di decadenza.