Garantire al sistema ordinistico forense la necessaria stabilità con l’assunzione di un indirizzo che risolva in maniera definitiva e senza margini di incertezza le problematiche derivanti dalla sentenza Tar.
Con decisione dello scorso giugno il giudice amministrativo ha annullato alcune previsioni  del regolamento del Ministero della Giustizia di disciplina delle elezioni dei Consigli degli Ordini per la mancata previsione del “voto limitato”, dando una interpretazione “discussa” della legge 247/2012.
 
L’indicazione unanime di un intervento del Ministro della Giustizia, proveniente dai rappresentanti delegati dei Consigli degli Ordini dei 26 distretti di Corte d’Appello, è arrivata  oggi in occasione dell’Agorà degli Ordini promossa dal CNF come luogo di confronto istituzionale per le questioni di interesse dell’Avvocatura.

In questa sede è emersa grande preoccupazione per lo stato di incertezza in cui versano i Consigli degli Ordini forensi.

Preoccupazione raccolta dal CNF,  che si è impegnato a riportarla  con immediatezza a via Arenula.
Allo stato 101 Ordini hanno già provveduto alle elezioni, per 20 delle quali pende il reclamo elettorale dinanzi al CNF; e i restanti Consigli dell’Ordine sono in regime di prorogatio; circostanza che limita il pieno svolgimento delle attività amministrative a loro affidate.

I lavori dell’Agorà si sono concentrati su molte questioni centrali per la professione: l’assetto del nuovo sistema disciplinare; le problematiche collegate alla difesa d’ufficio e patrocinio a spese dello stato, con i progetti di collaborazione tra CNF, Cassa e il Ministero della Giustizia per risolvere l’arretrato nella liquidazione dei compensi degli avvocati; l’analisi dei diversi  regolamenti attuativi della riforma forense; i disegni di legge attualmente in Parlamento, quali “concorrenza” e riforma del processo civile; ed altro.  

L’Agorà ha anche approvato il Manifesto con il quale si  esprime la ferma condanna per gli attacchi terroristici che si sono verificati venerdì scorso e la “profonda vicinanza e solidarietà ai popoli aggrediti”.

“Il nostro impegno per i diritti e le libertà sarà incrollabile e dovrà unire tutte le Avvocature del mondo, perché gli avvocati sono i garanti di valori universali al di là delle differenze culturali”.
Il documento è allegato a seguire.

Di Golem

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