Il quotidiano americano Usa Today dice di Arnaldur Indriðason che è uno scrittore in grado di riempire il vuoto lasciato da Stieg Larsson. In realtà il romanziere islandese è celebre da molto tempo prima del boom della ormai celeberrima (e un filino sopravvalutata) trilogia di Larsson.

Considerato tra i re del noir nord europeo, comincia ad avere un pubblico di affezionati anche in Italia, dove attualmente sono stati pubblicati nove suoi romanzi.

Gli eroi di Indriðason sono tre: il commissario Erlendur Sveinsson e i suoi aiutanti Elinborg e Sigurður Óli. In Cielo nero, il commissario non compare, partito per una vacanza in una zona desolata d’Islanda, risulta irreperibile. La scena è quindi questa volta tutta di Sigurður Óli, impegnato a risolvere un intricato caso, ambientato nel mondo dell’alta finanza. L’intreccio si svolge nel periodo immediatamente precedente l’enorme crisi che ha colpito l’Islanda negli anni scorsi e il libro, oltre che un avvincente giallo, può anche essere letto come una grave denuncia della folle corsa al profitto, causa della disgrazia del Paese, che tuttora vede molti abitanti vivere in pesanti ristrette economiche. Non a caso, il titolo origlinale del romanzo è Svörtuloft (Cielo nero), che indica sia un’arida e pericolosa distesa di roccia lavica nella costa occidentale d’Islanda, dove sono frequenti gli incidenti sia agli escursionisti sia alle navi di passaggio, sia il soprannome della Banca Centrale d’Islanda.

Arnaldur Indriðason, oltre a essere maestro in intrecci che incollano il lettore alle pagine, è anche un valido esploratore dell’animo umano, e in questo libro indaga a fondo la personalità di Sigurður Óli, l’agente intransigente e antipatico, completamente diverso dal commissario Erlendur. In Cielo nero Sigurður Óli si evolve, riflettendo a lungo sulla fine della sua storia d’amore e apparendo un poco più morbido nei confronti dei piccoli criminali e dei barboni che il suo lavoro gli porta inevitabilmente accanto. I lettori più affezionati scoprono finalmente il lato più umano di Sigurður Óli che parallelamente al caso principale si prende a cuore un altro mistero, quello del barbone Andrés, da bambino vittima di violenze da parte del patrigno, che ora cerca disperatamente l’aiuto della polizia…

Arnaldur Indriðason è uno scrittore islandese, nato a Reykjavík nel 1961. Celebri sono i suoi romanzi polizieschi che hanno come protagonista il commissario Erlendur Sveinsson. La serie, in Italia pubblicata da Guanda, comprende: Sotto la città (2005), il bellissimo La signora in verde (2006), La voce (2008), Un corpo nel lago (2009), Un grande gelo (2010), Un caso archiviato (2010), Un doppio sospetto (2011), Cielo nero (2012) e, fresco di stampa, Le abitudini delle volpi.

 

Cielo nero
Arnaldur Indriðason
Guanda 2012, pp. 341, 18 euro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *