È la condanna dei creativi, soli come un passero nella pioggia, soli come l’Angelo nero del Miglio Verde. Molti grandi artisti, anche quelli sconosciuti, vivono con un avvoltoio appollaiato su una spalla, solo alcuni possono vederlo, solo quelli come loro. Sono extraterrestri e questo Pianeta è troppo violento per loro. Sentono tutto il dolore del mondo pulsare al ritmo del loro cuore e ogni giorno infrangono le speranze sulla propria impotenza. Non c’è amore famigliare che basti, quando l’amore universale delude. Non c’è forza vitale sufficiente, se la forza vitale proviene da loro stessi e la forza vitale non è infinita. Quando gli artisti smettono di nuotare, affondano. L’unico modo di sconfiggere la Morte è sorprenderla, offrendosi a lei, è sorriderle, andandole incontro. Non c’è mai da credere al sorriso di un clown, nello stesso modo occorre diffidare dalle persone positive, toste e forti. Sono sempre stanche di esserlo e possono cedere, perdere le immense ali mentre sono in volo e precipitare. Non esiste nulla di più prossimo all’Aurora come la Notte più buia. Ciao, Robin, buon viaggio, amico.