Mancano ormai poche ore alla presa di efficacia del Decreto legislativo delegato 155 che ha sancito la soppressione di 949 Uffici giudiziari e, allo stato, il Governo non ha ancora adottato alcuna determinazione in merito alla proroga di almeno un anno che Senato, Camera dei Deputati, Istituzioni, Ordini professionali, Sindacati, Associazioni stanno coralmente invocando da mesi.
“A nulla è valsa la segnalazione degli enormi sprechi a cui la manovra sta sottoponendo le Casse pubbliche che il Coordinamento ha fatto al Guardasigilli oltre un mese fa” si legge nel comunicato a firma del presidente Walter Pompeo.
“Tanto ha indotto a rivolgerci direttamente al Premier illustrandogli come il Decreto è stato adottato dal Governo Monti senza che nessun studio fosse stato svolto sugli aspetti economici della manovra , senza conoscere quali gli effettivi risparmi , quali i maggiori esborsi , quali le perdite economiche .
Ma neanche sul piano dell’efficienza la situazione potrà migliorare, come accertato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (istituto che, incredibilmente, non è stato consultato): i modesti benefici che potrebbero derivare dalla prospettabile specializzazione dei magistrati sono già ottenibili, e a costo zero, da ben 15 anni sol che la Magistratura desse concreta applicazione all’Ordinamento giudiziario nella norma che prevede la coassegnazione.
Una situazione incredibile nella quale i veri poteri forti del Paese stanno perseguendo i propri interessi e raggiungendo i propri obiettivi (desertificare le periferie e decimare le sgradite sedi disagiate), con buona pace della clausola di invarianza, oltre che dei diritti e degli interessi di milioni di Italiani.
La revisione della geografia giudiziaria è utile e urgente, ma in direzione della vera razionalizzazione delle risorse, del vero recupero di efficienza, del vero risparmio economico, non della soppressione tout court dei poli erogatori del servizio Giustizia di modeste dimensioni, sol perché sedi disagiate.
L’auspicio è che il Premier dedichi senza indugio la sua personale attenzione al problema e il Governo adotti immediatamente e contemporaneamente due provvedimenti, la sospensione della presa di efficacia del Decreto e l’istituzione di un ampio tavolo tecnico che acquisisca i dati davvero utili e li elabori ridisegnando la mappa dei presidi .
Ed è certo che già in poche settimane potrebbe essere confermata la soppressione di decine e decine di uffici , inconfutabilmente assai poco utili e dispendiosi”.
“Occorre al contempo che la Politica – conclude Pompeo – i Partiti, il Parlamento si riapproprino dei rispettivi ruoli e, con alto senso di responsabilità, nell’esclusivo interesse del Paese, trascurando gli interessi particolari, ridisegnino la distribuzione dei presidi giudiziari sul territorio alla luce delle effettive esigenze della Giurisdizione, nel rispetto dei principi del Giusto processo e della Giustizia di prossimità, oltre che della Costituzione nella sua interezza”.
Lettera_Ministro_Giustizia_.pdf
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