Alla vigilia dell’udienza, interviene il coordinamento degli Ordini forensi minori che parteciperanno con il presidente Walter Pompeo, essendo parte in uno dei giudizi in esame.
Mercoledì 3 luglio verrà poi trattato un ulteriore giudizio, sempre sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, al quale parteciperanno, oltre che il Coordinamento anche l’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia e l’Ordine degli avvocati di Nicosia.
L’auspicio per il Coordinamento, per l’Unione e per gli avvocati di Nicosia è che venga espresso un drastico stop a una manovra catastrofica.
“Se è vero che la riforma è, come sostiene la Ministra, un treno in corsa occorre considerare che il treno sta correndo verso il baratro ” ha dichiarato il presidente del Coordinamento Ordini forensi minori Walter Pompeo. “Per questo è necessario fermarlo prima che sia troppo tardi e la parola spetta proprio ai Giudici della Consulta – ha continuato Pompeo – Quello di domani è un giudizio estremamente particolare sia perché la sua decisione è destinata a incidere profondamente nella vita giudiziaria, sociale, politica, economica dell’intero Paese, da Tolmezzo a Modica, da Saluzzo a Sala Consilina, da Portoferraio a Rodi Garganico, da Porretta Terme a Lipari, coinvolgendo milioni di persone, utenti della giustizia, magistrati amministrativi, liberi professionisti, esercenti, enti pubblici e privati, ma anche perché esso si svolge proprio a ridosso della presa di efficacia della riforma, una vera dead line, il 3 settembre, quando d’un colpo scomparirebbero 949 uffici giudiziari e lo Stato avrebbe inutilmente e malamente investito una quantità infinita di risorse sia per attuare la riforma sia per tenerla a regime”.