L’Associazione Nazionale Avvocati Italiani denuncia il massacro di centinaia di migliaia di processi pendenti che stavano per celebrarsi e che sono finiti con i fascicoli in scatoloni con destinazione incerta e con inconcepibile previsioni ignote.

“Smantellati Tribunali e Sezioni distaccate che smaltivano i processi pendenti e che oggi sono desertificati – dichiara il presidente Anai Maurizio De Tilla – Paradossalmente il Ministero della Giustizia, con un’azione di forza, è riuscito in pochi giorni a distruggere processi in via di soluzione. Il caos è subentrato all’ordine. Divise e rese complicate le nuove competenze territoriali senza soluzioni accettabili.
Cittadini, sindaci, istituzioni ed avvocati sono indignati”.
Per questi motivi, continua De Tilla “si preannunciano class actions e azioni di danni da parte dei cittadini i cui diritti sono stati cancellati con la violenza di un potere cieco.
L’offesa alla giustizia non ha precedenti. E le reazioni che già ci sono state non mancheranno.
I Tribunali minori e almeno metà delle Sezioni distaccate non possono essere soppressi”.

Di Golem

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