I vertici della Cassa Forense hanno incontrato il ministro della Giustizia Paola Severino per discutere di liberalizzazioni, pensioni e riforma dell’ordinamento forense. Alberto Bagnoli: «incontro all’insegna del dialogo costruttivo l’avvocatura è al servizio delle istituzioni per un sistema giustizia più efficiente, ma la politica deva ascoltare la nostra voce».
«E’ stato un confronto cordiale all’insegna del dialogo più costruttivo». Così il presidente della Cassa forense, Avv. Alberto Bagnoli, ha commentato l’incontro svoltosi oggi con il ministro della Giustizia, Paola Severino, cui ha partecipato anche il vice presidente dell’Ente pensionistico degli avvocati, Avv. Nunzio Luciano.
«Con il Ministro abbiamo affrontato i temi centrali del dibattito politico e sociale: le liberalizzazioni delle professioni, la riforma dell’ordinamento forense, il futuro della previdenza – continua Bagnoli – in particolare, in tema previdenziale, abbiamo valutato l’ipotesi di estendere l’iscrizione alla Cassa forense a tutti gli Avvocati iscritti all’albo, senza limiti reddituali».
«Per quanto riguarda il capitolo sulle liberalizzazioni e il nuovo ordinamento forense – sottolinea il Presidente dell’Ente pensionistico degli avvocati – ci facciamo portavoce di tutta l’Avvocatura, ribadendo la necessità di una soluzione legislativa alla riforma dell’ordinamento e chiedendo nuovi criteri per regolamentare l’accesso alla professione che siano in grado di garantire un’adeguata preparazione in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro, oggi più che mai competitivo perché saturato dall’elevato numero di avvocati».
«Infine – conclude Bagnoli – abbiamo ribadito la nostra disponibilità a partecipare attivamente a progetti utili allo sviluppo e implementazione dei servizi della Giustizia, sensibilità che il Ministro ha accolto con soddisfazione. Speriamo che questo sia solo l’inizio di un dialogo costruttivo tra la politica e l’Avvocatura, il cui ruolo è indispensabile per avviare una seria e idonea riforma del Sistema Giustizia».