Alberto Bagnoli, presidente Cassa forense: “La nostra politica di programmazione e attuazione degli investimenti è in linea con le direttive dell’ultima delibera Covip destinata ai fondi pensione”.
“In questo momento storico il nodo della previdenza anima il dibattito politico e sociale. Per questa ragione la Giornata Nazionale delle Previdenza è una preziosa occasione per discutere delle novità con cui tutti, in primo luogo noi addetti ai lavori, dovremo confrontarci”. Con queste parole Alberto Bagnoli, presidente della Cassa forense, ha aperto ieri l’incontro organizzato con Covip nella prima giornata della manifestazione in corso nella sede della Borsa di Milano fino a sabato 12 maggio.
“Abbiamo organizzato questa occasione per avere un primo momento di confronto con chi avrà il compito di controllarci – ha spiegato Bagnoli – non nego che inizialmente l’ingresso della Covip nel mondo degli enti previdenziali privati è stato vissuto con preoccupazione perché considerato un’ingerenza nella nostra politica gestionale. Ma ora abbiamo capito che la filosofia di questa novità è quella di tendere a una maggiore trasparenza e omogeneità nella gestione dei patrimoni delle casse professionali. Quindi noi non abbiamo nulla da temere: la nostra politica è stata sempre orientata alla massima trasparenza e le indicazioni contenute nell’ultima delibera Covip sono perfettamente in linea con il nostro regolamento interno di programmazione e attuazione degli investimenti”.
“Vogliamo trasformare questa situazione in un’opportunità – ha poi ribadito l’avv. Vittorio Minervini, consigliere di amministrazione di Cassa forense – oggi per noi il rischio maggiore è nella gestione dei patrimoni, e il modo migliore per affrontarlo è puntare sull’assoluta trasparenza e semplicità, ovvero garantire prudenza nella scelta degli investimenti, cercando di massimizzare il risultato”.
“Cassa forense ritiene di essere un buon modello nel panorama degli enti previdenziali privati – conclude Minervini – ma non c’è dubbio che si possa ancora migliorare. Siamo pronti a intraprendere un percorso in sinergia con le altre casse professionali affinchè non ci sia alcuna gelosia di patrimoni ma confronto costruttivo. Così come siamo pronti ad accettare un aiuto dall’esterno qualora si rivelasse valore aggiunto alle nostre competenze”.