La sua vita è al servizio di chi è in difficoltà. Parliamo di Pippo, un giovane catanese, che ha iniziato fin da adolescente ad occuparsi di anziani soli. Pippo accompagnava un prete nel portare l’eucarestia a persone che non potevano muoversi e notava la loro sofferenza.
Quando aveva solo diciassette anni, prese una decisione: aprire una casa famiglia dove ospitare gratis persone sole, anziani e regalare loro una vita più dignitosa. Pippo affittò una casa nel catanese e cominciò ad accogliere le stesse persone che aveva visto nelle sue visite nel portare l’eucarestia. Si diplomò, poi si laureò in teologia, diventò anche insegnate di religione, ma non smise mai di tenere aperta una casa famiglia. Pippo dopo alcuni anni d’insegnamento lasciò il suo lavoro per dedicarsi totalmente a chi soffre. Il giovane diventò responsabile missionario per inviare aiuti in Africa e in seguito partì anche in missione, ma in terra africana si ammalò gravemente. Il giovane rischiò di morire, gli venne anche praticata l’unzione degli infermi, ma riuscì a riprendersi. I medici gli comunicarono che a causa della sua salute (ha difese immunitarie molto basse) non sarebbe mai più potuto partire per l’Africa. Pippo era disperato, il sogno di una vita, partire missionario per il continente nero era naufragato;alcuni amici vedendolo inquieto gli organizzarono un incontro con Madre Teresa di Calcutta a Roma. Egli andò nella missione di Madre Teresa a Roma, dove lei gli parlò e gli disse: “Ci sono i popoli dell’est europeo”. Da quel preciso istante Pippo si organizzò per portare aiuti in Romania, recandosi più volte in vari paesini romeni.
Nasce un ponte solidale, trasporta con un pullmino tanti aiuti alimentari, vestiti, pannolini, giocattoli nelle zone più povere della Romania. Dalla Moldavia romena accoglie tante richieste di aiuto di giovani che sono senza lavoro, dando loro ospitalità nella sua casa famiglia in Sicilia e mettendoli in contatto con chi offre lavoro. L’uomo, infatti, ricovera nella sua casa anche tanti malati che in Romania non trovavano assistenza adeguata. Nel corso degli anni Pippo ha ospitato persone con la sclerosi multipla devastante, con problemi al cuore, con amputazioni di arti. Un impegno sempre maggiore: da un lato presta soccorso ai tanti siciliani bisognosi e dall’altro risponde alle richieste di molta gente della Moldavia romena, che versa in condizioni di estrema povertà.
Ora il missionario laico si è sposato, ha tre figli, ed ha due case famiglia, “Oasi della Divina Provvidenza” (www.insieme.ct.it ), che vivono solo di donazioni, senza alcun sovvenzionamento pubblico. Pippo ha una grande fede e ogni struttura di accoglienza che apre la fa vivere sullo spirito delle prime comunità cristiane, dove tutto è in comune. Questo missionario ora ha 43, sono passati ventisei anni dall’apertura della prima casa famiglia, da allora non hai mai interrotto la sua missione nemmeno per un giorno, ha soccorso migliaia di persone e grazie al suo impegno il mondo è un po’ migliore!