ROMA. “Ho accolto con grande gioia e anche con un po’ di stupore la proposta di assumere la carica di presidente della Casa di Dante in Roma, istituzione storica e prestigiosa”. Così il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura, in una dichiarazione all’Osservatore romano. “Ciò che mi ha spinto ad accettare la proposta è la volontà di creare sinergie tra istituzioni ecclesiali e civili che abbiano validi e significativi progetti culturali in comune”, ha detto Ravasi, che subentra al senatore Giulio Andreotti, dimissionario per ragioni di età. “Il Pontificio Consiglio della Cultura ha costituito proprio in questi giorni un Comitato scientifico e organizzativo per preparare il VII centenario della morte di Dante Alighieri, e dunque la collaborazione con la Casa di Dante assume un particolare rilievo in tale contesto”. Il prossimo 7 marzo, nella sede del Palazzetto degli Anguillara nel quartiere di Trastevere, il cardinale terrà una conferenza stampa nel corso della quale illustrerà progetti e prospettive in vista del centenario della fondazione (1913-2013) e del settimo centenario della morte di Dante (1321-2021). Dante, in particolare, nella sua opera De Monarchia auspicava l’indipendenza del potere imperiale dal papa, pur riconoscendo a quest’ultimo una superiore autorità morale. Da qui deriva probabilmente lo stupore del cardinale alla notizia della nomina.

Di Golem

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