VENEZIA. Il Carnevale di Venezia “taglia la testa al toro”: nel nome dell’antico rito liberatorio, da sabato 4 fino al 21 febbraio la festa trasformerà la città della laguna in un teatro a cielo aperto con artisti di strada, balli, musiche e un gran finale, il concerto gratuito dei Modà in piazza San Marco la sera di martedì grasso. Il Toro è infatti l’allegoria del Carnevale di quest’anno che ha per tema ”La vita è teatro-Tutti in maschera” e un enorme toro il legno di nove metri campeggerà a Punta della
Dogana per tutta la durata della festa, fino al ‘sacrificio’ finale con il fuoco che nel bacino di San Marco rievocherà l’antico rito. Agli eventi della tradizione (il corteo delle Marie, il Volo dell’Angelo) per emozionare il pubblico si aggiungono quest’anno due nuovi lanci spettacolari dal Campanile di San Marco, tra cui lo svolo del Leon con il vessillo di Venezia. Il cuore della festa sarà il Gran Teatro allestito in piazza San Marco, ma il Carnevale vivrà in tutta la città fuori e dentro i teatri, gli antichi palazzi e i musei di Venezia, che per l’occasione resteranno aperti fino a sera, come la sala delle Feste del Casinò che aprirà le porte al Carnevale con il burlesque e un nuovo spazio-discoteca, la ”Capsula”, allestito in giardino. Numerose le iniziative grazie anche al coinvolgimento di tutte le principali istituzioni culturali veneziane, da Palazzo Grassi al Guggenheim, alla Biblioteca Marciana. A chiudere la rassegna sarà la Vogata del Silenzio che
la notte del 21 febbraio sfilerà lungo il Canal Grande dal Ponte di Rialto a San Marco.

Di Golem

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