Martini il cardinale, siccome stava troppo male, ha rifiutato ogni nutrizione onde evitar altra afflizione e, dopo essere stato sedato, dolcemente se n’è andato. Poi, al Duomo di Milano da dove per anni aveva predicato invano, è stata allestita la camera ardente, alla quale un popolo intero era presente. Insomma, quello di Martini il cardinale, è stato proprio un bel funerale, in pompa magna celebrato, come si conviene a un alto prelato. PIERGIORGIO WELBY, invece, ricordate, non essendo abate ma nemmeno frate, dalla CHIESA è stato cacciato e il suo funerale rifiutato. Ma cosa aveva fatto il vile peccatore, proprio nelle sue ultime ore?
Dopo che per anni aveva battagliato, affinché una legge dello STATO gli consentisse che nessuna terapia contro di lui s’accanisse, s’è fatto sedare perché la vita lo lasciasse andare. Ma come, il cardinale quasi santo e il cittadino terribile demonio? Forse il mistero sta nel patrimonio, quello della Chiesa, è chiaro, che non c’è stato STATO mai più avaro. E sì perché al Vaticano, questo è l’arcano, interessano i proventi che dei malati terminali pagano i parenti, alle molte strutture d’accoglienza che ti fan morire con molta, molta pazienza. E allora l’eutanasia diventa peggio di una pazzia, bisogna chiamar la polizia per impedir che il morituro muoia e far sì che al più tardi tiri le cuoia, altrimenti ci si rimettono bei quattrini e i preti mica son cretini! La vita và difesa, anche quando è solo un’offesa, non perché l’ etica sia vilipesa, ma per riempir meglio la borsa della spesa.
No all’eutanasia, sì all’accanimento terapeutico e così sia! Né c’è alcuna speranza, nonostante di alcuni la baldanza, che il PARLAMENTO, magari prendendo proprio Martini come riferimento, vari una legge sul biologico testamento. I cattolici di ogni schieramento si son sempre messi di traverso per ogni fatto alla Chiesa avverso. Centrosinistra e Centrodestra mangiano tutti la stessa minestra e nessuno vuol saltar dalla finestra. E infatti tutti voglio CASINI e li fanno pure nemmeno piccolini. L’IMU, ad esempio, che delle tasche degli italiani ha appena fatto scempio, al Vaticano non lo sfiora nemmeno da lontano e non fate alcun pensiero cattivo: è normale, manca il DECRETO ATTUATIVO! E non possiamo essere critici con tecnici e politici, non si deve pensar alla malafede, quella è gente che ci crede. E’ stata solo un dimenticanza… ma finché c’è fede c’è speranza!
MORALE DELLA FAVOLA: se volete arrivare a fine mese senza affrontare mille imprese e non volete morire come cani beccando pure gli strali vaticani, c’è una sola soluzione ed è la vocazione. Il rimedio di ogni male è farsi CARDINALE!