Se il risparmio è la parola d’ordine, certo ai consumatori attenti al portafogli e in procinto di realizzare grandi progetti non sarà sfuggito che il mercato creditizio si sta pian piano allineando alle tendenze generali che la crisi ha disegnato. Ecco perché è diventato sempre più semplice incontrare soluzioni in grado di abbattere costi e spese, trovando un mutuo vantaggioso in modo facile e veloce. Per districarsi nel mare di offerte presenti sul mercato è essenziale dedicare del tempo al loro confronto, informandosi sulla migliore tipologia di prestito in base al nostro profilo. Se il risparmio è la nostra esigenze primaria, scegliere un mutuo online conveniente può essere la soluzione migliore, dal momento che questi presentano generalmente condizioni più vantaggiose rispetto a quelli tradizionali. Se invece si preferisce la sicurezza di un contratto stipulato in una filiale di fronte ad una persona fisica alla quale poter porre domande e chiedere chiarimenti, uno tradizionale è sicuramente l’ideale.
Durante l’operazione di confronto può capitare di avere difficoltà a comprendere i vari contratti per via di termini ostici ai non addetti ai lavori. Capire cosa significa il termine Taeg o cosa sia l’indice Euribor è infatti fondamentale per poter compiere una scelta oculata e consapevole. Com’è possibile infatti individuare il mutuo più in linea con le nostre esigneze se non sappiamo la differenza tra uno a tasso fisso ed uno a tasso variabile?
Va bene infatti la scelta della convenienza, ma con criterio: sono infatti tre le cose fondamentali da sapere su questo punto. La prima, ve l’abbiamo già proposta: il confronto è spesso la chiave di volta che permette una scelta attenta e consapevole, dato che le condizioni da valutare sono molto e vale la pena conoscerle per bene.
Il secondo consiglio è poi legato al bilanciamento dei nostri attivi, quindi le nostre entrate mensili, con i nostri passivi, quindi le rate del mutuo che si sceglierà di stipulare: meglio optare per un tasso che calzi a pennello con il tasso di crescita dei nostri risparmi, in modo da evitare di andare in rosso.
Infine, e questa è quasi teoria, il consumatore che mira a rate basse di mutuo che gli permettano di vivere questa esperienza con più tranquillità dovrà sapere che scegliere un tasso variabile potrà tutelarlo meglio da rate imponenti rispetto a un mutuo a tasso fisso: questo perché, seppure è vero che il tasso fisso resta per l’appunto “immobile” come da condizione contrattuale, difficilmente il tasso variabile potrà anche in condizioni di crescita raggiungere e superare la quota di un tasso fisso.
Del resto, proprio per questo, il mercato del credito si è spesso spinto verso i bisogni dei consumatori: i tassi variabili stessi cambiano forma, ampliandosi a diverse possibilità, come il tasso variabile con rata fissa, o ancora il tasso variabile con cap, che prevede tassi che non possono superare un tetto massimo stabilito, a fronte tuttavia di un sovraccosto. Il vero e proprio “prezzo della tranquillità”.
Accanto a queste soluzioni di variabilità, esistono poi anche i cosiddetti “mutui finestra”: stipulando un mutuo con condizioni simili, il consumatore avrà l’opportunità di ridiscutere e rinegoziare il tasso in tempi stabiliti con la banca o la finanziaria.
Diciamo che il mercato dei mutui non vive da circa tre anni una situazione particolarmente florida, registrando cali progressivi nella loro richiesta (-7,7% nel 2013), seppur in linea con una tendenza generale al crollo del mercato immobiliare.
La crisi ha fatto diminuire le compravendite per un 9% rispetto al 2011, un dato che drammaticamente aumenta al sud: si pensi che il 2013 ha visto le compravendite a Napoli scendere dell’oltre 40% rispetto al 2012. LA situazione è certo migliore a Milano, dove si registra un timido ma positivo +3,4%.
Inoltre, la crisi spesso aguzza l’ingegno, proponendo soluzioni ibride tra l’acquisto di una casa e l’affitto: si può scegliere ad esempio il buy to rent, che prevede il pagamento iniziale di un affitto in vista dell’acquisto futuro del bene immobile, un contratto di vendita con pagamento rateizzato al venditore. Altra opzione è quella offerta dall’affitto con riscatto, che consiste nel pagamento dell’affitto con la possibilità, non predeterminata e quindi non assicurata, del rogito futuro dell’immobile.
Se nonostante il periodo di crisi però si sceglie di stipulare un mutuo per comprare casa, sarà bene sapere che la Cassa Depositi e Prestiti si è attivata per un Plafond Casa di tutto rispetto, mettendo a disposizione delle banche aderenti al progetto ben 2 miliardi di euro per concedere mutui a tassi agevolati alle famiglie meno abbienti.
Va tuttavia ricordato che non è detto che le soluzioni che verranno offerte da banche e finanziarie aderenti al Plafond saranno le più vantaggiose del mercato: spesso infatti, per questioni anche solo puramente concorrenziali, le banche che non aderiscono potrebbero proporre condizioni più vantaggiose. Sarà bene allora affidarti a un consulente di fiducia o ai portali di confronto online per poter comparare le varie proposte di un mercato che promette cambiamenti importanti.