Roberto Calderoli, di professione chirurgo maxillo-facciale, fu assoldato dalla Lega per ridare forma umana ai gasteropodi del carroccio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Borghezio viene sovente scambiato per un accumulo di letame, mentre Bossi è in via di disfacimento.
Nonostante Salvini e Maroni abbiano fatto il salto di qualità da faccia da culo a faccia di cacca, il grande piano è fallito e Calderoli ha smesso i panni del chirurgo del Joker per diventare ministro del rutto libero. Noto per esprimersi tramite disturbi gastro-intestinali, Robertone ha paura dello specchio e insulta chi non è brutto come lui. Definire l’ex ministro dell’integrazione Cécile Kyenge un orango, gli è però costato caro. Non certo dimissioni, condanna per diffamazione o interdizione da pubblici uffici per razzismo, ma una più funzionale macumba lanciata dal padre della Kyenge. Ciccio Calderoli, nazicattolico per dna, si spaventa non appena trova un serpente satanico in casa e chiede, supplicando, la revoca della macumba. In Katanga papà Kyenge maledice una già brutta foto del senatore e ci sputa sopra con tutta la tribù. Cécile Kyenge, cristiana, afferma invece di non credere a queste superstizioni. Tempo qualche settimana e la contro-macumba viene effettuata, così il capo villaggio Kyenge dichiara sua figlia e Calderoli fratelli spirituali e soprattutto dice di aver liberato il leghista dallo spirito malvagio, ma per la stronzaggine non può fare nulla.